Home Cronaca Biogas, partono i lavori per la costruzione dell’impianto di via della Spadellata

Biogas, partono i lavori per la costruzione dell’impianto di via della Spadellata

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impianto biogas

Il cartello è apparso questa mattina e ha già scatenato un gran putiferio. Anche perché la notizia è di quelle che nessuno – tra Lavinio, Sacida e Padiglione – sperava di sapere sebbene poi mancava solo l’ufficialità. Sei giorni prima della Conferenza dei servizi per decidere sul futuro della seconda centrale, sono iniziati oggi i lavori in via della Spadellata per la costruzione di un impianto per il trattamento rifiuti con produzione biometano. In realtà la data indicata sul cartello è quella del 1 marzo 2017, il giorno in cui le operazioni di movimentazione terra e scavi sarebbero dovute iniziare; il termine non fu poi rispettato perché nello stesso giorno il Comune di Anzio aveva firmato un’ordinanza di precauzione per impedire la costruzione di tutti gli impianti rifiuti sul territorio. Ma la società proponente – Anziobiowaste – fermamente intenzionata a realizzare il progetto – approvato dalla Regione Lazio il 5 novembre 2014 con il ‘sì’ anche del Comune e trasformato in “impianto di compostaggio e digestione anaerobica con recupero energetico del biometano” il 16 dicembre 2015 – si è rivolta al Tar dal quale ha ottenuto la revoca dell’ordinanza sindacale e l’autorizzazione a procedere. Oggi il cartello e i primi operai al lavoro hanno scatenato le ire dei residenti e dei genitori degli alunni iscritti alla scuola primaria Angelita, situata a circa 300 metri in linea d’aria da via della Spadellata, che hanno annunciato battaglia e anche un presidio davanti al sito di Sacida.

Al cartello dei committenti – che ufficializza quello che tutti ad Anzio sapevano da mesi – si è aggiunto, poco fa, lo striscione di Uniti per l’ambiente – il coordinamento dei Comitati di Lavinio, Sacida, Atena e AnzioDiva: “La missione è compiuta. Chi ha perorato questa causa sta assistendo al coronamento dei suoi sogni – scrivono i portavoce in una nota – Chi ha deciso che venga costruita una centrale in via della Spadellata, in mezzo ad abitazioni e ad una scuola ne comincia a vedere l’attuazione anche se, siamo certi, ne pagherà un prezzo politico altissimo. Dopo accenni, preparazione del sito, ruspe che vanno e vengono, oggi è apparso il cartellone di rito che comunica che i lavori per la realizzazione della centrale biogas. Tutto succede in fretta con un’Amministrazione comunale che ha dato il placet ed un’Amministrazione regionale che non vuole mettere limiti e stabilire regole per evitare che il caos dilaghi e per permettere che la speculazione sia controllata, nel nome della salute pubblica. Siamo mobilitati per ostacolare la realizzazione della seconda centrale e ci mobiliteremo sul terreno contro quella che è appena iniziata, mentre l’azione legale nei confronti di ambedue procede“.