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Nettuno, processo nomina Faraone: condannato ex sindaco Chiavetta

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L’ex sindaco del PD di Nettuno Alessio Chiavetta è stato condannato a un anno e due mesi di reclusione – con la sospensione della pena – nel processo relativo alla nomina di Gianluca Faraone a direttore generale del Comune. Nel processo sono invece stati assolti gli ex assessori Alberto Andolfi, Domenico Cianfriglia, Carlo Conte, Giampiero Pedace e Roberta Bianchi. Con loro assolto anche il dirigente comunale Benedetto Sajeva che aveva espresso parere favorevole alla nomina a direttore generale di Faraone che, da appena tre mesi, era dirigente dell’Area economico-finanziaria del Comune di Nettuno.

Il giudice dell’udienza preliminare aveva in precedenza deciso il non rinviare a giudizio altri due assessori Katia Baldetti e Riccardo Ferrante. L’aspetto anomalo di questa inchiesta è che, per un difetto di notifica, Gianluca Faraone non si è mai presentato davanti al Gup che avrebbe dovuto decidere il suo proscioglimento o il rinvio a giudizio. L’inchiesta sulla nomina di Faraone va in prescrizione il prossimo 29 giugno.
La storia è nota: l’amministrazione comunale di Nettuno alla fine di dicembre 2009 deliberò la nomina a direttore generale di Gianluca Faraone; questo nonostante la finanziaria 2010 avesse escluso la possibilità per i comuni di ricorrere a questa figura. Il Comune di Nettuno non ne tenne conto e tra gennaio e febbraio del 2010, formalizzo’ la nomina di Faraone a direttore generale. Da qui l’indagine della magistratura che, dopo quasi sette anni, ha portato alla condanna l’ex sindaco Alessio Chiavetta. La giustizia amministrativa ha invece fatto il suo corso: la Corte dei conti ha infatti già chiesto un risarcimento danni sia a Faraone che Chiavetta per danno erariale.