Home Cronaca Anzio, il Comitato di quartiere sfrattato dallo chalet di Corso Italia

Anzio, il Comitato di quartiere sfrattato dallo chalet di Corso Italia

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Con ordinanza del dirigente dell’Area ambiente del Comune di Anzio, è stato notificato al “Comitato per la partecipazione volontaria diretta dei cittadini” la risoluzione del contratto di concessione dello chalet di Anzio2 utilizzato come sede. L’atto ha effetto immediato e il presidente dell’associazione dovrà liberare l’immobile entro 15 giorni, ossia per la fine dell’anno. L’ordinanza segue il sequestro dello chalet da parte della Polizia locale, in quanto ritenuto manufatto abusivo. Anche se in realtà fu costruito dal Comune stesso anni fa. Tanto è vero che nei giorni scorsi l’autorità giudiziaria ha disposto il dissequestro dello chalet, non ritenuto abusivo, che era stato concesso in uso dal Comune al Comitato con regolare contratto di locazione nel marzo del 2022.

La risoluzione del contratto stabilita dall’ordinanza del 14 dicembre, si basa sul fatto che all’interno dello chalet veniva svolta attività di Caf-patronato e che una parte fosse stata ceduta in uso al Centro per l’impiego della regione Lazio. In realtà, per quanto riguarda questo ultimo utilizzo, il presidente del comitato Francesco Zuccaro aveva raccolto una richiesta del Comune sulla possibilità di utilizzare parte dello chalet, considerata l’inagibilità temporanea dei vicini uffici del Centro per l’impiego. Ma questa attività, secondo il Comune, è in contrasto con il contratto che vietava al locatario di subaffittare.“Siamo sconcertati – spiega Francesco Zuccaro, presidente il del Comitato – considerato che per quanto riguarda il Centro per l’impiego non abbiamo sublocato proprio a nessuno; il Comune ci chiese la possibilità di utilizzare parte dello chalet per far fronte ad un’emergenza temporanea e noi, senza alcun problema accettammo di cedere parte dello chalet agli uffici del centro per l’impiego anche con il parere favorevole della regione Lazio dalla quale questo servizio dipende”.
Non bastasse la questione relativa alla fruibilità dello chalet, il Comune ha comunicato che il 31 dicembre scadrà anche la convenzione con la quale aveva il compito di aprire la Pineta Mazza e di
manutenerla. “Ci hanno detto che a fine anno scade anche questo rapporto – spiega Francesco Zuccaro – Si tratta di un impegno regolato da una convenzione che prevedeva un rimborso spesa che il Comune non ci versa da un anno nonostante il nostro impegno quotidiano per aprire e chiudere il parco e tenerlo pulito”.