Erano in tanti ad assistere alla presentazione del nuovo libro “La mia vita per la Lazio: storie di un calcio che non c’è più”, l’autobiografia dell’anziate Adelmo Eufemi, per tutti Memmo, calciatore della Lazio dal 1954 al 1963 e poi collaboratore tecnico, allenatore e osservatore della stessa società biancoceleste dal 1969 al 1976. Al fianco del protagonista della serata il professor Fabrizio FalconettiPino Cangemi, vicepresidente del Consiglio Regionale Lazio. A presentare l’evento è stato il curatore del libro, l’avvocato e giornalista Valerio Cutonilli. In rappresentanza della Lazio erano presenti l’ex bomber Tommaso Rocchi, attualmente allenatore dell’Under 18 biancoceleste, Marco Bertini centrocampista della Lazio Primavera aggregato alla prima squadra, Roberto Rao responsabile della comunicazione e portavoce del presidente del club biancoceleste Claudio Lotito. Sono tanti gli aneddoti raccontati da Memmo Eufemi di quando giocava con la Lazio. “Ricordo quando alle 6 del mattino mio padre mi svegliava per andare a prendere il treno e arrivare in tempo al campo per l’allenamento” ha detto. Poi la sua amicizia con Bob Lovati e quando, lui difensore, doveva marcare Benito Lorenzi detto “Veleno”. A prendere la parola anche Tommaso Rocchi per raccontare come arrivò alla Lazio, svelando i particolari della trattativa conclusa in poche ore e a due minuti dalla chiusura del mercato. “Ho capito Roma dopo il primo derby” ha sottolineato l’ex attaccante. Alla fine della serata Roberto Rao ha consegnato ad un commosso Memmo Eufemi la maglia numero 5 della Lazio con scritto sopra il suo nome e firmata da tutti i giocatori biancocelesti.