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Riscatto totale del fondo pensione, è possibile?

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Sempre più persone stanno decidendo o hanno già preso la decisione di aprire un fondo pensione. L’apertura di un fondo di questo tipo garantisce una sorta di “seconda pensione” che andrà ad affiancare e integrare quella pubblica erogata dall’INPS al termine degli anni di lavoro. Il contraente potrà accedere anche anticipatamente e in modo parziale al suddetto fondo in alcune circostanze, qui trovate in quali casi può avvenire il riscatto parziale del fondo pensione.

Fondo pensione: come e quando riscattarlo

Il fondo pensione è definito fondo perché ogni tot il contraente andrà a versare una somma di denaro che potrà essere utilizzata per determinati investimenti. Queste somme possono essere riscattate secondo due modalità: parziale o totale. Però, bisognerà sottostare a determinate condizioni. Vediamo nello specifico i due casi.

Riscatto parziale del fondo pensione

Con riscatto parziale si intende il riscatto al 50% del fondo. Questa modalità può avvenire solo nel caso in cui il soggetto risulti disoccupato per un arco di tempo compreso tra i 12 e i 48 mesi. Non solo, è previsto il riscatto parziale anche nel caso in cui sia presente una discontinuità lavorativa come la cassa integrazione.

Riscatto totale del fondo pensione

Con riscatto totale si intende il riscatto del 100% del fondo. Può avvenire nel caso in cui il contraente risulti disoccupato per un periodo superiore ai 48 mesi. Oppure può avvenire anche nel caso in cui dovesse verificarsi il decesso del lavoratore, ovvero il detentore del fondo, prima che abbia maturato effettivamente il diritto alla pensione; in questo modo avverrà il riscatto in favore degli eredi.

Risulta, in questa eventualità, estremamente utile aver aperto un fondo pensione, si sarà stati previdenti nel garantire ai propri figli o al proprio compagno o alla propria compagna un gruzzoletto per vivere prima di ripartire e riorganizzare la propria vita. È bene specificare che qualora non dovessero esserci dei beneficiari indicati, la somma del fondo pensione andrà di diritto agli eredi legittimi del contraente deceduto.

Un’altra situazione in cui può avvenire il riscatto al 100% del proprio fondo pensione è nel caso in cui si dovesse essere colpiti da un evento che provochi un’invalidità grave, sia fisica sia mentale. Questa condizione riduce a meno di un terzo le capacità lavorative; quindi, il riscatto del capitale accumulato può essere un salvavita per continuare a condurre la propria esistenza.

Un altro caso riguarda il cambio di contratto lavorativo. Infatti, qualora il contraente detentore di un fondo categoria dovesse decidere di cambiare settore lavorativo, ad esempio da una categoria di telecomunicazioni ad un settore di ambito differente, potrà richiedere il riscatto totale al posto di richiedere il trasferimento previdenziale. In questo caso, rispetto ai precedenti che risultano essere casi fortuiti, non è così conveniente richiedere il riscatto totale perché verrà applicata un’aliquota del 23% sul capitale accumulato.

Il riscatto del fondo, in base alla situazione per cui lo si vuole richiedere, dovrà essere una decisione da valutare con attenzione perché c’è sempre da tenere sott’occhio la tassazione che varierà in base alla circostanza. Non solo, cambierà anche la modalità con cui richiedere il riscatto e la modulistica da presentare in base alla motivazione avanzata. Per il licenziamento o cassa integrazione si dovrà, ad esempio, presentare una modulistica apposita che dimostri la perdita del lavoro; in caso di motivi di salute, come l’invalidità, si dovranno presentare certificati mediciche attestino la veridicità di quanto detto, etc.