Home Cronaca Nettuno, tentato duplice omicidio Francavilla: arrestato il killer, è un imprenditore foggiano

Nettuno, tentato duplice omicidio Francavilla: arrestato il killer, è un imprenditore foggiano

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Gli doveva restituire del denaro che gli aveva prestato, ma non voleva saperne. Per questo ho pensato di risolvere il problema cercando di fare fuori il suo creditore, Antonello Francavilla, esponente del potente clan della Sacra corona unita “Sinesi-Francavilla“. Dopo mesi di indagine è stato arrestato ieri un imprenditore foggiano che il 2 marzo scorso aveva esploso diversi colpi di pisola per uccidere sia Antonello Francavilla che il figlio sedicenne in un appartamento di via Greccio nella periferia di Nettuno. La Squadra Mobile di Roma e di Foggia, coadiuvata da colleghi di Trieste, ha dato esecuzione ad un provvedimento di fermo del pm emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma nei confronti dell’imprenditore con l’accusa di tentato duplice omicidio.

Quel giorno le vittime erano state colpite da numerosi colpi di arma da fuoco all’interno dell’abitazione dove Francavilla era sottoposto al regime di arresti domiciliari. L’attività d’indagine avviata dalla Squadra Mobile di Roma ha consentito di ricondurre l’episodio delittuoso ad ambienti criminali foggiani e di individuare in Antonello Francavilla l’obiettivo principale dell’agguato, accertando l’accidentalità del coinvolgimento del figlio.
Sono stati quindi trovati elemento utili all’individuazione dell’autore del delitto. Le indagini hanno consentito di accertare che il 2 marzo il sospettato si trova proprio nella zona di Nettuno per cercare di chiudere i conti, in tutti i sensi, con Francavilla.
Le indagini hanno accertato anche il movente: la mancata restituzione di un’elevata somma di danaro che Francavilla aveva prestato all’imprenditore-killer.
Il coinvolgimento dell’imprenditore foggiano è emerso con chiarezza dalle indagini e dalle risultanze dei rilievi tecnici effettuati durante il sopralluogo dalla Polizia Scientifica.
L’indagato è stato rintracciato su un’auto lungo l’autostrada A4 Torino-Trieste e fermato all’altezza dello svincolo di Duino. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trieste, a seguito di convalida del fermo, richiesta dalla Procura del capoluogo friulano, competente per territorio, ha quindi emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere.