Home Cronaca Nettuno, minoranza all’attacco: “città paralizzata, dimissioni del sindaco unica strada percorribile”

Nettuno, minoranza all’attacco: “città paralizzata, dimissioni del sindaco unica strada percorribile”

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I consiglieri comunali di opposizione che ieri hanno votato la sfiducia al sindaco di Nettuno Alessandro Coppola, respinta dalla maggioranza, tornano a chiedere le dimissioni del primo cittadino a causa del completo immobilismo dell’amministrazione comunale in seguito all’indagine della Direzione distrettuale antimafia e all’invio della Commissione di indagine da parte della Prefettura di Roma. Il nuovo documento è firmato dai consiglieri Alicandri, Taurelli, Vaccari, Federici, Marchiafava, Sanetti, Carandente, Rizzo, Mancini e Mazza.

“Consiglio comunale surreale quello che si è svolto ieri a Nettuno – scrive l’opposizione -. Il sindaco Coppola ha incassato la fiducia, votandosela anche da solo, ma quanto dichiarato dai gruppi della maggioranza lascia presagire che la fine della consiliatura sia questione di giorni. Ma andiamo per ordine. Coi nostri interventi, dagli scranni dell’opposizione, abbiamo tentato invano di spiegare che la sfiducia era un atto politico per restituire un futuro alla Città. L’ombra che è stata gettata sul consiglio comunale dall’inchiesta – continua la nota – basta da sola a fondare i presupposti per un possibile scioglimento. Per tutta risposta della maggioranza, immaginiamo e speriamo per un lapsus, ci è stato replicato che loro vogliono andare avanti e combattere contro l’inchiesta come se questa fosse una pandemia al pari del covid. Da parte nostra, compatti, abbiamo ribadito che l’unica cosa che le istituzioni devono combattere sono le mafie e non di certo le inchieste giudiziarie e che ormai, per tutti noi, partecipare ai consigli comunali o alle commissioni non può più essere possibile se su questi organi incombe il sospetto di un risultato elettorale inquinato. Eppure la maggioranza, – continua la nota – con interventi a tratti incomprensibili e di certo artatamente teatrali, ha tirato dritto nonostante gli sguardi dei presenti e le voci dei collegati tradissero tutto tranne che serenità e convinzione. Poi al momento delle dichiarazioni di voto i nodi sono arrivati al pettine. Fratelli d’italia ha segnato pesantemente i distinguo dando l’intera responsabilità dell’impasse al sindaco, Forza Italia ha rilanciato l’idea, in pieno stile da prima repubblica, della verifica di maggioranza, che per i non addetti ai lavori vuol dire azzerare tutto e chiedere qualche strapuntino in più. Insomma come detto all’inizio, il sindaco ieri ha portato a casa la sua vittoria di Pirro permettendo che la sua maggioranza, raccogliticcia e sempre più esigua, scappasse ancora una volta dalle proprie responsabilità. Consigliamo comunque al Sindaco da lunedì di chiedere che una guardia giurata sia fissa sotto la sua casa altrimenti per lui sarà impossibile gestire la ressa dei consiglieri che suoneranno al suo campanello per reclamare il proprio posticino. Nel frattempo però la commissione d’inchiesta lavora, gli organismi inquirenti pure, mentre il comune resta malinconicamente bloccato facendo così perdere alla Città le ultime possibilità di prendere i fondi del PNRR. Una occasione che rischia di essere irripetibile. Se questa il sindaco la considera una vittoria – conclude l’opposizione -, immaginiamoci se pensasse di aver perso cosa sarebbe successo. Le dimissioni del sindaco, oggi più di ieri sono l’unica strada percorribile”.