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Anzio, si va verso la convocazione del consiglio comunale. Il Pd pronto a dare battaglia

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Alla fine il consiglio comunale di Anzio sarà convocato, ma solo perché è necessario surrogare il consigliere comunale Marco Maranesi che si è dimesso. Sono infatti rimaste lettera morta le due richieste di convocazione del consiglio comunale: quella presentata dal Partito democratico che prevedeva fosse sottoscritta da almeno cinque consiglieri; l’altra presentata dai consiglieri Russo, Pollastrini, Guain e Brignone per la sfiducia al sindaco De Angelis che prevedeva fosse sottoscritta da almeno dieci consiglieri. In entrambi i casi le firme non sono state raggiunte.

Il Partito democratico è comunque pronto a dare battaglia in assise. “Le dimissioni di Marco Maranesi che già aveva abbandonato il “recinto” costringono la presidente a convocare il consiglio comunale di Anzio come previsto per legge – si legge in una nota del Pd locale -. Prendiamo l’occasione della seduta per la surroga e affrontiamo un dibattito al quale finora ci si è sottratti nella sede istituzionale. Si inserisca all’ordine del giorno la discussione sull’emergenza malavita, su quanto emerso dopo i 65 arresti dell’operazione “Tritone”. Lo impone il buon senso istituzionale prima ancora che la richiesta di almeno cinque consiglieri. All’indomani dei 65 arresti e dell’arrivo della commissione d’accesso abbiamo chiesto subito come Pd, attraverso la nostra capogruppo Lina Giannino, la convocazione del Consiglio, immediatamente sottoscritta da Luca Brignone. Ora – continua la nota – si dovrà tenere la riunione e torniamo a ribadire con forza che da un confronto politico su quanto accaduto non ci si può e né deve sottrarre. Se la presidente non intende dar corso a questa proposta – che torneremo a formalizzare attraverso Lina Giannino – chiediamo ai consiglieri di opposizione e maggioranza di sottoscrivere una richiesta in tal senso, affinché all’ordine del giorno ci sia il dibattito su quanto sta macchiando la città”.