Dopo il Pd, anche gli altri consiglieri di minoranza ad Anzio Mariateresa Russo (indipendente), Alessio Guain e Rita Pollastrini (Movimento 5 Stelle) e Luca Brignone (Alternativa per Anzio) criticano duramente la richiesta dei consiglieri di maggioranza Gatti, Camilli e Galasso, e i tre appena usciti dalla coalizione Vasoli, Piccolo e Amaducci che hanno richiesto una Commissione sulla Capo d’Anzio.
“Per anni – scrivono in una nota i consiglieri di minoranza – abbiamo denunciato le condizioni critiche in cui versa la Capo d’Anzio e l’insostenibilità dell’operazione megaporto, venendo fatti passare, puntualmente, come catastrofisti, incompetenti o come coloro che non vogliono il bene della città. Oggi, a un anno dalla fine della consiliatura, dopo l’accanimento terapeutico sulla capo d’Anzio, con una garanzia di milione e mezzo che pesa sui cittadini, un gruppo di consiglieri di maggioranza che a dicembre votò a favore dell’operazione fidejussoria, chiede una apposita commissione sul porto. Non si capisce – continua la nota – con quale obiettivo, essendo la commissione un organo di indirizzo politico e avendo già espresso in consiglio il proprio indirizzo con il favore di questi consiglieri, senza che alcuno abbia sollevato obiezioni o dubbi approfittando della presenza dell’intero consiglio di amministrazione durante la discussione. Il ruolo di controllo può essere esercitato nella commissione trasparenza o nel consiglio stesso, come abbiamo fatto l’ultima volta, venendo a sapere del diniego della Cassa Depositi e Prestiti al finanziamento richiesto dalla società. Ci sembra evidente, piuttosto – conclude la nota di Russo, Guain, Pollastrini e Brignone – l’insofferenza politica di questi consiglieri nei confronti di una maggioranza sempre più chiusa in se stessa. Abbiano il coraggio, allora, di sciogliere l’ambiguità e passare definitivamente in opposizione, provando a mandare a casa con un anno di anticipo questa amministrazione”.
Home In evidenza Commissione sulla Capo d’Anzio, la minoranza: “richiesta strumentale, maggioranza a casa”