L’opposizione torna sulla vicenda relativa l’impegno di 50mila euro disposto dall’assessore ai Servizi sociali del comune di Nettuno Maddalena Noce per coprire il costo dei servizi alla persona per il solo mese di dicembre. Ma spulciando tra gli atti i consiglieri comunali di opposizione Taurelli, Federici, Alicandri, Vaccari, Rizzo, Carandente, Mancini, Marchiafava, Sanetti ai quali si è aggiunto anche Antonello Mazza che ha lasciato la maggioranza, hanno scovato un atto del 3 dicembre con la quale si impegnano i 50mila euro, nonostante se ne dovesse ancora discutere nel consiglio comunale che sarebbe stato convocato da lì a pochi giorni.
“Gratta il Peppone e troverai il Pepito”, frase storica del Don Camillo di Guareschi che si adatta perfettamente a quanto abbiamo scoperto “spulciando” tra le determine all’albo pretorio – scrivono i dieci consiglieri di opposizione – Difatti abbiamo trovato il vero motivo per il quale l’assessora Noce ha fatto di tutto per fare ostruzionismo alla nostra proposta di aiuto alle famiglie in difficoltà economica. La determina pubblicata infatti stanzia la cifra di 50mila euro per una non meglio precisata implementazione di un generico servizio. La cosa interessante è che la cifra totale sarebbe dovuta essere di circa 150mila euro, 50mila per dicembre 2021 e 100mila per tutto il 2022. Sì, è proprio così, questo servizio per un mese (in realtà mezzo mese) sarebbe costato la metà di quanto sarebbe costato per tutto l’anno prossimo. La logica matematica, questa sconosciuta, sarebbe da dire. Ma non finisce mica qui. Abbiamo notato anche un’altra cosa gravissima. La determina – continua la nota – porta la data del 3 dicembre, quindi l’assessora Noce nonostante sapesse che il consiglio comunale si sarebbe dovuto riunire per discutere come utilizzare la cifra a disposizione, se ne è fregata e senza attendere la volontà sovrana del consiglio comunale ha deciso da sola come usare quei denari. Una incredibile mancanza di rispetto nei confronti dei consiglieri comunali, tutti, sia di maggioranza che di opposizione, ma anche una incredibile ignoranza amministrativa in quanto la sovranità nulla è superiore alla volontà del consiglio comunale. Ora ovviamente questa determina dovrà essere annullata perché ha come base la delibera di giunta che a sua volta sarà annullata, ma la ferita resta e diventa sempre più grande e purulenta. Non bastano ora quindi le finte dimissioni dell’assessora Noce. Ricordiamo d’altronde alla assessora, che ha fatto della filosofia di vita del “chiagni e fotti” la sua stella polare politica, che le dimissioni si protocollano in modo irrevocabile, altrimenti il resto è pantomima. Ora si dimetta davvero – conclude l’opposizione – cara assessora, stavolta senza teatrini e non pensi nemmeno per scherzo di provare a scaricare la responsabilità sugli uffici o a trovare qualche altra fantomatica scusa perché ormai le abbiamo fatto “tana”!
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