Presso la Casa della Salute dell’ospedale Villa Albani ad Anzio la Asl Roma6 ha attivato il nuovo ambulatorio fisiatrico per la presa in carico dei pazienti affetti da patologie del rachide in età evolutiva, ossia i ragazzi colpiti da scoliosi. Istituito da Biagio D’Alessandro, il nuovo ambulatorio sarà aperto una volta settimana e si rivolgerà a ragazzi in età compresa tra i 5 e i 18 anni. Ogni settimana saranno eseguite dieci visite. Nel territorio della Asl Roma 6 sono residenti circa 567.000 assistiti di cui circa 24.958 della fascia di età tra i 10 e i 14 anni; la letteratura scientifica afferma che il 3% circa degli adolescenti è affetto da scoliosi idiopatica, per cui nel territorio della Asl Roma 6 ci sono circa 750 ragazzi nella fascia d’età 10-14 anni che sono a rischio scoliosi. In assenza di una diagnosi e di un trattamento precoce, e vista l’evolutività della patologia, si rischia che ogni anno il 10% di questi ragazzi vada incontro ad un intervento chirurgico. Numeri importanti che, dunque, hanno spinto il Distretto sanitario Anzio-Nettuno a programmare ed attivare il nuovo ambulatorio fisiatrico per la lotta alla scoliosi, diretto da Biagio D’Alessandro, medico fisiatra e responsabile della Uos Cure Intermedie del Distretto sanitario Anzio-Nettuno. Si tratta di un nuovo servizio che arricchisce l’offerta sanitaria sul territorio di Anzio e Nettuno. La visita fisiatrica per la scoliosi può essere prenotata presso il Cup con l’impegnativa del pediatra di libera scelta o del medico di medicina generale. “L’obiettivo dell’azienda – spiega D’Alessandro – è quello di erogare per la cittadinanza del nostro distretto, e non solo, prestazioni specialistiche che spesso in assenza di percorsi assistenziali ben definiti, sono oggetto di mobilità sanitaria che obbliga tante famiglie a dover portare i propri figli per un controllo in altre Aziende sanitarie. L’attivazione di questo nuovo ambulatorio fisiatrico – precisa il nuovo responsabile del servizio – è dunque importante perché oltre a rispondere ai bisogni delle famiglie tutela anche la condizione delle fasce di età più sensibili”.
