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Anzio biogas: procedimento dell’Anac sulla decisione del Comune di convogliare i biodegradabili alla Spadellata

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A poche ore dalla manifestazione, che si terrà oggi pomeriggio alle 17 in via della Spadellata contro l’impianto biogas, arriva la notizia che l’Agenzia nazionale anticorruzione ha attivato un procedimento per accertare la correttezza della procedura con la quale l’amministrazione comunale di Anzio, nell’aprile scorso ha stipulato una convenzione con la società che gestisce la centrale biogas della Spadellata per il conferimento di rifiuti biodegradabili. Lo comunica il consigliere comunale di Alternativa per Anzio Luca Brignone.

Questa la sua nota.

Non tutti lo ricorderanno – scrive Brignone -, ma lo scorso aprile si verificarono una serie di disguidi, incongruenze e possibili forzature relativamente all’affidamento del servizio di conferimento dei rifiuti organici. Queste portarono prima al ritiro delle gare e poi ad un’ordinanza d’urgenze del Sindaco per conferire i rifiuti biodegradabili al tanto contestato impianto biogas di via della Spadellata. Successivamente l’amministrazione decise di stipulare una convenzione, anch’essa discutibile, con lo stesso impianto.
Al di là delle contestazioni di natura politica (l’amministrazione prima chiede timidamente alla Regione di revocare l’autorizzazione all’impianto e poi ci fa una convenzione!) – continua il consigliere – in quelle procedure si rilevavano delle possibili violazioni del codice dei contratti pubblici. Dopo aver fatto una serie di accessi agli atti e chiesto diversi pareri al Responsabile dell’Anticorruzione ho ritenuto doveroso, stante i dubbi permanenti e nell’ambito dell’attività di controllo che la legge attribuisce ai Consiglieri Comunali, sollecitare l’Autorità Nazionale Anti Corruzione, la quale svolge attività di vigilanza e controllo sui contratti pubblici.
Pochi giorni fa l’ANAC, alla luce della mia segnalazione, ha ritenuto opportuno chiedere al Comune ufficialmente chiarimenti sulle possibili violazioni contestate avviando un apposito procedimento, confermando la fondatezza dei miei dubbi.
Non sta a me stabilire se le violazioni c’è stata o meno. Il mio ruolo si esaurisce nel momento della richiesta di verifica a tutti gli Enti competenti. Posso solo augurarmi che venga fatta chiarezza nell’interesse della città. Nel merito politico continuo a pensare che quell’impianto non doveva essere fatto e che la migliore soluzione per il recupero dei rifiuti organici, così come sostenuto più volte dall’associazione ISDE medici per l’ambiente, sia il recupero di materia tramite operazioni di compostaggio aerobico e la ripubblicizzazione dell’intero servizio di gestione dei rifiuti. Per questo – conclude il consigliere Brignone – oggi pomeriggio sarò al fianco dei cittadini che hanno deciso di manifestare contro l’impianto biogas di via della Spadellata a tutela della salute pubblica”.