Il giudice sportivo ha deciso di dare la sconfitta a tavolino per 9 a 0 al Nettuno 1945 nella prima gara giocata contro il Paternò per una posizione a suo avviso irregolare del lanciatore nettunese Andrea Pizziconi inerente al suo trasferimento dal Bologna al club nettunese. Il Nettuno 1945 ha presentato comunque ricorso spiegando in un comunicato tutti i passaggi del trasferimento che a suo avviso non hanno comportato delle irregolarità. Ricordiamo che sul campo il Nettuno 1945 vinse per 11 a 1 con Andrea Pizziconi presente sul monte di lancio per sette inning. Di seguito il comunicato del sodalizio nettunese.
In merito alla decisione della FIBS di assegnare a tavolino al Paternò RedSox la vittoria dell’incontro disputatosi contro il Nettuno BC 1945, per presunte irregolarità relative alla posizione dell’atleta Andrea Pizziconi, la dirigenza del Nettuno annuncia la propria intenzione di presentare ricorso agli organi federali in merito al provvedimento adottato. E’ opportuno altresì puntualizzare alcuni fatti. La cessione del cartellino del giocatore è avvenuta in data 06/05/2020 come si evince dalla causale della fattura emessa nella medesima data dalla Fortitudo B.C. 1953 verso l’ASD Nettuno BC 1945, ma è stata formalizzata da parte della società Felsinea solo in data 20/07/2020, ovvero tre giorni dopo la data del 17 luglio in cui è stato effettuato il bonifico del saldo del pagamento. Tale situazione, ferma restando la assoluta buona fede della dirigenza della Fortitudo, va a scontrarsi con la normale prassi che regola i rapporti commerciali fra società in ogni ambito, ordine e grado in quanto l’emissione del documento contabile, avviene solo ed esclusivamente nel momento in cui la prestazione oggetto dello stesso è stata effettuata. Da ciò si evince che il trasferimento del cartellino dell’atleta, ovvero la prestazione di servizi legittimamente fatturata dalla Fortitudo, sarebbe avvenuto nel mese di Maggio, ovvero alla data di emissione della fattura stessa. Il fatto che l’importo sia stato integralmente saldato nel mese di Luglio, situazione questa che attiene ad una prassi amministrativa, non ha nulla a che fare con il legittimo diritto del Nettuno di schierare in campo un giocatore che, come sopra esposto, doveva essere a disposizione da oltre due mesi, come ritenevamo fosse naturale.
Pur rispettando il diritto di ognuno di agire secondo i propri principi e le proprie modalità, esporremo la questione alla FIBS certi di ricevere delucidazioni in merito ad una decisione che ci danneggia direttamente e che, qualora confermata, sancirebbe, nell’ambito sportivo e del baseball in particolare, una prassi inusuale e difforme rispetto a quella in uso in tutti gli ambiti produttivi del paese, con il rischio di dar vita ad un anomalo precedente giurisprudenziale.