Ad arricchire i contributi per la ‘Settimana della Legalità‘ di Anzio, dedicata a Giovanni Falcone, a sua moglie e a agli uomini della scorta uccisi a Capaci dalla mafia 28 anni fa, è in queste ore la lettera aperta indirizzata agli studenti del territorio e firmata da Mariella Roberti, presidente del Tribunale di Perugia e già presidente della sezione Penale del del Tribunale di Velletri che nel 2016, in occasione del convegno proprio sulla legalità presso l‘Istituto comprensivo Anzio IV intitolato al magistrato, aveva parlato con i ragazzi e affiancato l’assessore alla Pubblica Istruzione, Laura Nolfi. A distanza di quattro anni dall’incontro, Mariella Roberti ha voluto ‘incontrare’ virtualmente gli studenti del territorio.
“Care ragazze e cari ragazzi, cara Assessore alla Scuola ed alla Cultura, Laura Nolfi, spiegare in poche parole che cos’è la legalità in questo momento è particolarmente difficile. Nel periodo di più stretta emergenza epidemiologica – scrive la presidente del Tribunale di Perugia – abbiamo avuto davanti a noi un mare di divieti: non uscire di casa se non è assolutamente necessario, non andare nei parchi o sul mare a passeggiare, se incontri qualcuno stai ben attento a tenerti a distanza di un metro. C’erano anche dei permessi: ci era permesso di uscire per fare la spesa, ci era permesso di uscire per andare in farmacia, ci era permesso di uscire per andare al lavoro. Intendiamoci, sono state prescrizioni importanti, sono servite a rallentare il contagio, ma non crediamo che i permessi e i divieti siano la legalità”.
“La legalità sono le regole che condividiamo perché sappiamo che ci aiutano a vivere meglio, è la scelta comune di non correre con la macchina o con il motorino sulle strade per salvaguardare la nostra vita e quella degli altri, è la scelta di aiutare il compagno che ha subito un’ingiustizia perché crediamo nell’uguaglianza tra gli uomini e dobbiamo adoperarci per realizzarla, è la scelta di aiutare una persona meno fortunata di noi perché crediamo che tutti gli uomini e le donne devono avere le stesse opportunità, è la scelta di non tacere quando vediamo un torto perché tutti dobbiamo avere coraggio di difendere il più debole, è la scelta di darci regole comuni: sì è anche la decisione di non uscire di casa per non far salire i contagi ma è la legalità perché decidiamo tutti insieme di rinunciare a qualcosa per il bene comune. Miglioreremo la nostra vita se, insieme, sapremo fare una scelta di legalità”.
Alla presidente del Tribunale Mariella Roberti, ha fatto eco l’assessore Nolfi che si è rivolta agli studenti: “Il passato di ognuno di noi dice chi siamo oggi e soprattutto quello che vogliamo essere domani”. È questo il messaggio che vorrei diffondere, ai nostri studenti, durante la settimana della legalità e nel giorno dell’anniversario della morte di Giovanni Falcone che, per la prima volta, onoriamo con l’attività didattica sospesa, a causa dell’emergenza sanitaria.
“Siamo cresciuti insieme, Assessore alle Scuole non ci si nasce, ma ci si diventa, se si ha l’umiltà di comprendere le complesse dinamiche che sussistono all’interno di una classe, di un plesso, di un istituto comprensivo, ma anche all’interno di tante famiglie, alle prese con i compiti, con le nuove tecnologie, con le difficoltà della didattica a distanza e con un anno scolastico difficile, che passerà alla storia della nostra Patria. In questi giorni, con la didattica a distanza, sono centinaia i pensieri, le immagini, le dediche, su Giovanni Falcone e sugli eroi che hanno sacrificato la vita nella lotta alla mafia e ad ogni forma di criminalità organizzata, che i nostri ragazzi hanno inviato ai docenti, sulle piattaforme informatiche scolastiche. Sono orgogliosa di voi, le scuole di Anzio non dimenticano e tutti noi non dobbiamo mai dimenticare il valore della legalità“.