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Calcio Promozione, Falasche sconfitto dalla Pescatori Ostia: è retrocessione

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Il Falasche saluta, almeno per il momento, il campionato di Promozione. E’ durata dieci anni l’avventura del club biancoverde nella seconda categoria regionale, iniziata nel 2009 dopo la vittoria della Prima Categoria. La sconfitta rimediata ieri sul campo della Pescatori Ostia per 2-0 nel play out vuol dire retrocessione. La speranza del ripescaggio, però, è concreta, dato che un paio di perdenti la gara di play out solitamente riescono a mantenere la categoria. A disposizione, infatti, ci sono il sesto, il settimo, il quindicesimo e il sedicesimo posto della graduatoria di ripescaggio. Al Falasche è già successo nel 2014 quando vennero battuti 1-0 dal Santa Severa. Quattro le retrocesse dai play out, il Falasche dovrà fare attenzione soprattutto ad Accademia Calcio Roma e Urbetevere, due club con ottimi settori giovanili, cosa che pesa molto nel formare la graduatoria, così come i punti del premio disciplina.

Falasche praticamente mai pericoloso, salvezza meritata dalla Pescatori Ostia

Col Pescatori Ostia il Falasche ha perso meritatamente, non riuscendo a sfruttare nemmeno il vantaggio numerico per tutto il secondo tempo. Non che i padroni di casa abbiano entusiasmato, col vantaggio regalato al 14′ da un’incertezza tra Bonomo e Scarsella, Sesta ruba palla e serve a Franci il più facile dei gol. Al 38′ lo stesso Franci si fa espellere per proteste, ma il Falasche non riesce a creare pericoli, anzi rischia molto in contropiede. E proprio con una ripartenza Marzi firma il 2-0 all’89’.

Durante tutta la stagione è pesata la pochezza in fase offensiva, con appena 35 gol fatti in 35 partite. Troppo poco per salvarsi. Nel girone d’andata Pirone aveva salvato la baracca con i suoi gol dando l’illusione di una salvezza tranquilla. Dopo la sosta il crollo, complici gli infortuni del centrale Bressan e del portiere Pellitteri che hanno indebolito la difesa e le polveri bagnate di Pirone. La squadra si è avvitata in un vortice di risultati negativi che nemmeno la scossa del cambio in panchina, con Giandomenico Ranieri che ha sostituito Marco Tilli, ha saputo spezzare.