Secondo i Monopoli ad Anzio nel 2016 il giro d’affari totale dell’azzardo ruota intorno a 85.000.000 di euro 5.000.000 in più del 2015. 85milioni circa diviso 60 mila abitanti
Anziani, disoccupati, ma anche lavoratori e studenti. Sono sempre di più coloro che, sfidando la sorte, investono i loro risparmi nel gioco d’azzardo, una delle peggiori piaghe sociali che affligge milioni di famiglie italiane. E che a quanto pare anche moltissime di Anzio. Secondo i Monopoli di Stato nella cittadina neroniana nel 2016 il giro d’affari totale dell’azzardo ha ruotato intorno a 85.000.000 di euro, 5.000.000 in più del 2015.
A diffondere i dati è stato in queste ore Alessio Guain consigliere comunale del Movimento 5 Stelle che ha anche tracciato l’identikit di chi si rivolge al gioco d’azzardo. “Nel 2017, stando ai dati ufficiali dei Monopoli di Stato rielaborati dall’Associazione per lo studio del gioco d’azzardo, gli italiani hanno speso complessivamente 101,85 miliardi di euro. Un aumento del 6% rispetto al 2016 e del 142% sul 2007. Con una spesa pro capite, tra i cittadini con più di 18 anni, di 1.697 euro – spiega Guain – I soldi giocati nel 2017 sfondano il tetto dei 100 miliardi di euro. Gli incassi dell’erario, però, sono crollati di un terzo in sette anni. Su 26 miliardi di euro circa investiti l’anno scorso coi giochi, ne restano allo Stato solo 304 milioni circa. L’erario ricava solo l’1,13% dai giochi online. Una somma irrisoria rispetto a quella investiti dai giocatori“. Come si sa dietro il gioco d’azzardo si nasconde l’inferno delle dipendenze patologiche che causano la perdita del lavoro e della dignità, rovinando intere famiglie. “Le persone che presentano forme di ludopatia in Italia, secondo un’indagine del giornale L’Espresso – informa il consigliere del M5S – sono circa 790.000. Di queste, il 50% è disoccupato. A rischio patologia sono invece 1.750.000 italiani. Un dramma che pesa anche sullo Stato perché per ogni giocatore patologico grave, il costo annuale delle cure a carico dello Stato raggiunge i 38 mila euro. In Italia il 58,1% dei ragazzi gioca d’azzardo. Secondo una ricerca curata dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr l’8 % dei giovani che gioca ha già comportamenti problematici. Dati che trovano conferma anche nell’attività svolta dal CeIS“.