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Nettuno, migrante espulso dal Cara aggredisce due poliziotti: arrestato. Si attende il rimpatrio

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E’ stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale il malese di 22 anni, già finito in carcere con un’accusa di violenza sessuale, che lunedì scorso ha seminato il panico all’interno del centro accoglienza di San Giacomo e aggredito gli agenti del Commissariato di Polizia di Anzio.

Nonostante fosse stato già più volte allontanato dalla struttura ed aver ricevuto il diniego alla richiesta di asilo politico, il migrante ha cercato nuovamente di introdursi nel Cara di via della Chiusa. A nulla sono valse le intimazioni dei gestori del centro ad andarsene: l’uomo è rimasto imperterrito tanto che è stato necessario richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Una volta sul posto i poliziotti hanno cercato di farlo allontanare ma il ventiduenne li ha aggrediti prima solo verbalmente poi con calci e pugni; alla fine gli agenti sono riusciti a bloccarli e ad ammanettarlo. Sequestrata anche una forbice con cui, secondo quanto risulta, andava in giro a spaventare le ragazze. Si è ora in attesa del nulla osta per il suo rimpatrio anche alla luce delle ultime vicende che lo hanno visto protagonista: tre anni fa, a ridosso del suo arrivo in Italia, il malese era finito in carcere – per due anni – con l’accusa di violenza sessuale commessa ai danni di un’infermiera di un ospedale romano che lo stava visitando. Dopo essere uscito, però, l’extracomunitario non ha imparato la lezione, molestando alcune ragazze di Nettuno tanto da spingere il nucleo locale di Forza Nuova a denunciare l’immigrato “armato di forbici, che da giorni, minaccia residenti ed in particolar modo ragazzi, che ci hanno segnalato il fatto” e contestualmente a diramare una nota stampa con la quale annuncia “passeggiate per la sicurezza”.