Al Forte Sangallo a Nettuno si rivive l’epoca di Ettore ed Achille con lo spettacolo “Neottolemo”
Domenica 30 luglio alle 18,30 il Forte Sangallo a Nettuno si trasformerà in una macchina del tempo in grado di riportarci al tempo dell’Iliade di Omero. Il testo teatrale scritto da Maurizio Stati, racconta di Neottolemo, figlio di Achille che, dopo la morte del padre, si reca a Troia partecipando agli ultimi giorni di guerra. “Riesce ad ottenere come schiavi Andromaca ed Eleno (moglie e fratello di Ettore) – racconta Stasi – la vicenda narrata si svolge negli anni seguenti la fine della guerra, e mostrano come Neottolemo si senta prigioniero dell’imponente figura di suo padre e dell’essere cresciuto con un’educazione dedita alla guerra e alle armi. Lui non è cosi, sente che uccidere ed essere violento non sono cose che fanno parte della sua vera indole. Nella sua crisi si troverà ad amare sempre di più la donna che ha imprigionato, Andromaca, che solo con il tempo capirà la vera natura dell’uomo che l’ha rapita”. La presentazione, incentrata sulla voce narrante di Ivana Moser, vedrà la recitazione di due monologhi del primo atto da parte di Maurizio Stati e Giusi Canzoneri.