Ancora polemiche sul porta a porta anziate; in alcune vie i mastelli non vengono ritirati da tre giorni mentre in altre zone della città funziona tutto. E da Lido delle Sirene parte la petizione on line per chiedere di ridurre la Tari
Stanno ancora aspettando i residenti di Lido delle Sirene, Villa Claudia, Falasche, Marechiaro, Sacida e Borghesina che i mastelli della differenziata vengano ritirati. La protesta, documentata con tanto di giorno, orario e foto sui social network, ha oramai raggiunto il limite: eppure il messaggio sembrava chiaro. Massima comprensione per i lavoratori che non hanno ancora ricevuto l’intero stipendio, ma i secchi devono essere svuotati soprattutto perché l’assemblea sindacale prevista per questa mattina è stata revocata. Eppure proclami e assicurazioni a parte, come si vede dalle foto eccoli qui in fila i mastelli che fanno bella mostra di sé. Incredibilmente in alcune strade neppure oggi sono stati svuotati con il risultato che tranne il vetro, i colori sono tutti rappresentati! “Siamo stanchi di pagare per non avere i servizi! Da qualche parte raccolgono, da altre no: è assurdo“
Si parte dalle vie Nobel, della Croce Rossa, via Nettunense e parte di via Armellino nel quartiere Falasche; si passa per viale Adriano, via Peschiera, a Marechiaro per finire con la frazione di Lido delle Sirene i cui residenti – stanchi di sollecitare gli interventi – hanno lanciato una petizione on line. “La gestione della raccolta dell’immondizia a Cincinnato e Lido delle Sirene è da terzo mondo – tuonano gli utenti – I sacchi di immondizia lasciati lungo le strade dimostrano che ci sono persone incivili, che andrebbero multate, e che chi deve tenere le strade pulite non lo fa“. Stando al testo della petizione, i promotori evidenziano che il servizio di nettezza urbana è “svolto in modo inadeguato, dai costi esorbitanti (circa 17 milioni Euro anno), che ha dato un’immagine della città da terzo mondo, con denunce e proteste da tutti i quartieri“. Per questo i firmatari si rivolgono al Sindaco e al Prefetto di Roma per chiedere “l’applicazione del solo 20% della TARI ingiustificatamente aumentata di più del 30% negli ultimi 4 anni fino a quando lo svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti non torni ad essere effettuato nel rispetto della disciplina di riferimento senza quegli impedimenti organizzativi che, in particolare per il moltiplicarsi degli accumuli di rifiuti, hanno determinato una situazione di pericolo di danno alle persone e all’ambiente“.