40 Paesi del mondo aderiranno allo sciopero globale delle donne. In marcia anche le donne di Anzio e Nettuno
Questo 8 marzo, nel mondo, sarà una giornata dedicata alle donne e, in special modo, alla loro dignità. Una dignità che significa in primis lavoro, parità salariale, contro la violenza e contro il sessismo. Sarà uno “sciopero globale”, a cui hanno aderito 40 Paesi del mondo.
Aderiranno a questa importantissima manifestazione, organizzata dalla rete Non Una Di Meno, anche i Giovani Comunisti Anzio-Nettuno, che invitano tutte le donne del territorio a partecipare attivamente allo sciopero.
“Sarà una grande giornata di lotta per rivendicare il rispetto, l’applicazione e il pieno conseguimento dei diritti civili e sociali delle donne – scrivono i Giovani Comunisti in un comunicato – L’8 marzo scioperiamo perché vogliamo un lavoro e un reddito dignitoso per tutte, un salario minimo europeo perché non siamo più disposte ad accettare salari da fame. Scioperiamo per difendere il diritto all’autodeterminazione sul nostro corpo e per far sì che i consultori siano aperti a esigenze e desideri di donne e soggettività LGBTQI. Scioperiamo contro la violenza delle frontiere, dei centri di detenzione, delle deportazioni che ostacolano la libertà delle migranti e per il diritto alla cittadinanza a chiunque nasce e cresce in questo Paese e per tutte le migranti che ci lavorano da anni e sostituiscono con il loro lavoro sottopagato e misconosciuto uno Stato Sociale sempre più inesistente. Scioperiamo contro la Buona Scuola (legge 107) perché vogliamo che l’educazione alle differenze sia praticata dall’asilo all’università. Scioperiamo contro l’immaginario mediatico sessista e razzista che discrimina donne, lesbiche, gay e trans. Invitiamo su queste parole d’ordine le cittadine, le lavoratrici, le migranti di Anzio e Nettuno, a scendere in piazza con noi l’8 marzo“.
Per la festa della donna, insomma, quest’anno si scende in piazza e, invece delle mimose, si chiederà il rispetto, la parità e lo stop a ogni forma di violenza.