Home Cronaca Anzio Guardie Ambientali, scontro con il Comune: “Pronti ad andare in Procura”

Guardie Ambientali, scontro con il Comune: “Pronti ad andare in Procura”

2634
0

Conferenza stampa a Villa Sarsina sulla loro attività e le pressioni da parte di un dirigente comunale per farla cessare

Un gruppo di guardie ambientali comunali ha voluto incontrare la stampa questa mattina a Villa Sarsina per fare chiarezza sulla loro attività e su alcune problematiche a cui stanno andando incontro. Documenti alla mano, le guardie ambientali hanno mostrato il decreto di nomina individuale rinnovato dal Sindaco il 21 dicembre 2015 che li autorizza a svolgere la loro attività. “Ci hanno dato dei mercenari ma non prendiamo il rimborso previsto di dieci euro al giorno da un anno – dicono le cinque guardie ecologiche dell’associazione Gruppo Ispettori Ambientali Ecologici Onorari Regione Lazio delle undici ancora attive – Non è una questione di soldi, svolgiamo la nostra attività per i noi e i nostri figli che abitiamo in questa città. Abbiamo acquistato due autovetture, quando usciamo mettiamo benzina di tasca nostra e quando fermiamo chi getta i rifiuti illegalmente per le strade rischiamo anche personalmente”. Le guardie rivelano delle pressioni da parte di un dirigente comunale per farli smettere e riferiscono che per tre giorni sono stati affiancati da delle guardie giurate di un istituto di vigilanza. Oltre al fatto che i verbali da loro elevati, 77 nei primi quattro mesi dell’anno per circa 40mila euro complessivi, non sono stati accettati dalla Polizia Locale. “Noi abbiamo le carte che ci autorizzano a svolgere la nostra attività, ci hanno fatto fare 20 ore di corso, ci hanno rilasciato un tesserino identificativo e ci hanno anche dato dei rimborsi regolari, tramite assegno, per il 2014 – continuano – per questo abbiamo protocollato al Comune una richiesta di chiarimenti. Se vogliono fermarci devono metterlo per iscritto e deve essere il sindaco a revocare il decreto che ha emesso, non ci fermerà di certo una telefonata di un dirigente. L’idea dell’istituto di vigilanza non è praticabile, una guardia giurata non può contestare a qualcuno che ha gettato una carta per terra, può solo controllare che beni del Comune non vengano sottratti o danneggiati. E vorremmo ricordare che una guardia giurata ha un costo minimo di 14 euro l’ora, di certo non 10 euro al giorno di rimborso”. Nella lettera protocollata in Comune lo scorso 2 maggio, le guardie chiedono spiegazioni, altrimenti si rivolgeranno alle autorità competenti. “Probabilmente abbiamo dato fastidio a qualcuno con la nostra attività – concludono – Non abbiamo guardato mai in faccia a nessuno quando dovevamo fare i verbali e forse questo ci ha fatto qualche nemico. Adesso però vogliamo spiegazioni, altrimenti quello che abbiamo detto in questa conferenza stampa lo ripeteremo in Procura facendo nomi e cognomi”.