Giorgio Tomassetti e Gianluca Faraone sono stati prosciolti dall’accusa di: “irregolarità amministrativo contabile in relazione alla fornitura di parcometri e alla omessa attività di riscossione della tassa di sosta a pagamento” e “falso in bilancio”
Il fatto risale al 5 agosto 2015 quando, con atto depositato, la Procura ha condannato Tomassetti, comandante della polizia municipale, e Faraone dirigente dell’area economica finanziario del comune di Nettuno da dicembre 2009 a febbraio 2010, al pagamento nei confronti dell’ente nettunese rispettivamente della somma di 111.653,05 e 122.313,62 euro. Secondo l’accusa, infatti: “l’allora comandante della polizia municipale avrebbe posto in essere con dolo una condotta che avrebbe determinato una mancata entrata costituita dagli introiti relativi al servizio delle aree di sosta a pagamento che nel periodo dicembre 2009 – febbraio 2010 non sono stati incassati”, mentre il dirigente di area, Faraone, appunto: “si premurava di individuare una ditta fornitrice dei parcometri per l’acquisto senza gara”.
Con la sentenza 74307 si evince invece che: “la ricostruzione dei fatti, desumibile dagli atti di causa come letti dal Collegio, porta sicuramente ad escludere sia la connotazione dolosa nell’attività posta in essere dal Tomassetti da intendersi come specifica intenzione di arrecare danno così come la contestazione penale di omissione di atti di ufficio per ritardato avvio del servizio di sosta a pagamento è stato oggetto di archiviazione”. Per quanto riguarda la condotta di Faraone: “La voca di danno nonchè la sua quantificazione appare del tutto incongrua”