La maggioranza di centrodestra che amministra il comune di Nettuno torna in pieno caos. Questa mattina i consiglieri comunali di maggioranza di Lega, Alleanza Nettunense, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno infatti disertato la conferenza dei capigruppo convocata dal sindaco Alessandro Coppola e dal presidente il consiglio comunale Giuseppe Barraco per discutere l’ordine del giorno della prossimo consiglio comunale che si terrá martedì 29 settembre.
È un consiglio importante perché all’attenzione dell’assise andranno argomenti che riguardano il bilancio e soprattutto la riduzione delle tariffe tra le quali la Tari a favore delle attività produttive andate in crisi a causa dell’emergenza coronavirus.
Alla conferenza dei capigruppo era presenti solo i rappresentanti dei partiti di minoranza Marco Federici, Daniele Mancini, Mauro Rizzo, Waldemaro Marchiafava ed Enrica Vaccari. Il presidente del consiglio comunale Giuseppe Barraco ha chiesto se avessero voluto proseguire la riunione in assenza dei capigruppo di maggioranza e i cinque consiglieri hanno dato il loro assenso. “È sembrato giusto lavorare comunque per la stesura dell’ordine del giorno il consiglio – spiega Marco Federici capogruppo del Partito Democratico – considerato che si tratta di argomenti molto importanti per il tessuto sociale. Quando parliamo di riduzione della tassa sui rifiuti per attività produttive non possiamo giocare o perdere tempo. Certo è una cosa grave che i capigruppo di maggioranza abbiano disertato la conferenza“.
Alla base dell’assenza dei rappresentanti dei gruppi di governo c’è anche quanto era avvenuto solo pochi minuti prima durante la riunione della commissione Ambiente, durante la quale si era discusso di modifiche da apportare al regolamento per i servizi cimiteriali. Tema dello scontro alcuni emendamenti presentati dal consigliere di Nettuno Progetto Comune Daniele Mancini, approvati anche grazie all’arrivo dei voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza Antonio Mazza della Lega e Elisa Mauro di Forza Italia. Alla fine, da parte dei due, la decisione di votare con l’opposizione e di votare invece contro altri quattro emendamenti che, erano stati presentati dalla maggioranza stessa dopo una revisione del regolamento, cosa che ha provocato sconcerto tra gli altri esponenti della maggioranza, e nello stesso presidente della commissione Genesio D’Angeli, che ha ricordato ai colleghi consiglieri come loro avessero già in precedenza dato il proprio voto favorevole sulla medesima questione. Alla fine tra i rappresentanti del gruppo di governo sono volate anche parole grosse, con lo stesso Mazza che ha parlato di aggressione, anche se solamente a livello verbale nei propri confronti.
Una grossa spaccatura in maggioranza, quindi, che ha prodotto un’immediato giro di telefonate tra responsabili di partito, segretari e capigruppo e ha sostanzialmente impedito la partecipazione di quest’ultimi alla conferenza preparatoria del prossimo consiglio comunale, durante il quale non è escluso che qualche nuova scintilla possa far scatenare una crisi di maggioranza vera e propria, che sembra essere sempre più nell’aria.