Nettuno, identificato l’uomo che ha gettato una bottiglia di benzina sul volto dell’allenatore del Civitavecchia
La Polizia ha identificato l’uomo che questo pomeriggio ha gettato una bottiglia di benzina sul volto dell’allenatore del Civitavecchia Paolo Caputo che era impegnata sul campo di Tre Cancelli nella partita del campionato di Eccellenza contro la Virtus Nettuno.
Si tratta di un ex dirigente del Civitavecchia che lo scorso dicembre era stato allontanato dalla società civitavecchiese per dissapori proprio con l’allenatore. Questa pomeriggio, circa due ore prima dell’inizio della partita, l’uomo si è avvicinato a Caputo gettandogli una bottiglietta di benzina sul volto prima di fuggire.
A quanto sembra alla base del grave gesto ci sarebbero rancori personali tra il tecnico del Civitavecchia e l’ex dirigente. Del tutto estranea all’episodio la società della Virtus Nettuno.
Anche se iniziata in ritardo, la partita tra la Virtus è il Civitavecchia si è giocata regolarmente. In panchina a guidare la squadra ospite non c’era però Caputo convocato negli uffici del commissariato di polizia di Anzio.
Poco fa la Virtus Nettuno ha diramato una nota nella quale prende le distanze dall’episodio. “In merito a quanto successo al tecnico ospite quest’oggi, prima dell’incontro in programma contro il Civitavecchia, presso il nostro centro sportivo – si legge nella nota – la società ASD Virtus Nettuno comunica di essere completamente ed assolutamente estranea all’accaduto. Il tutto si è svolto fulmineamente intorno alle ore 13:20, quindi circa un’ora e quaranta minuti prima dell’inizio del match e, nonostante qualcuno sulle prime abbia ben pensato di addossare a noi la responsabilità, in seguito si è capito che sia stato qualcosa riconducibile esclusivamente all’ambiente del Civitavecchia, sembra per acredini personali”.
“Qualora ce ne fosse bisogno di dimostrare la nostra buona fede – continua la Virtus -, siamo stati noi a contattare la forza pubblicaper fare chiarezza su quanto accaduto e nel contempo lo stesso direttore di gara ha messo a referto che chi si è reso responsabile di tale gesto non era riconducibile alla nostra società.
Detto questo, ci teniamo a sottolineare che l’incontro si è svolto nella massima correttezza, sia in campo che fuori, come sempre presso la nostra struttura”
“Ci teniamo a ringraziare sia la polizia che i carabinieri per la tempestività ed il personale impiegato che con il solito senso di responsabilità si sono subito adoperati – conclude la nota della Virtus – iniziando immediatamente con le loro indagini e affinché tutto tornasse alla normalità compreso il normale svolgimento della gara.
Chiunque pensi di poter infangare il nostro nome, ne risponderà presso le sedi opportune e davanti alle autorità competenti”.