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Il direttore generale della Asl Rm6 Giovanni Profico: “nessun ridimensionamento del Dea di Primo livello o chiusura dell’ospedale di Anzio”

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Dopo le perplessità e timori sollevati dai sindaci di Anzio e Nettuno sul futuro dell’ospedale di “Riuniti”durante i lavori della Conferenza locale per la sanità, è stato lo stesso nuovo direttore generale dell’azienda, Giovanni Profico, a rispondere ai primi cittadini rassicurandoli sul futuro dell’ospedale. “Sono venuto personalmente per un sopralluogo, ho visto e voglio risolvere con voi i problemi dell’ospedale”, ha detto. Quindi ha elencato tutta una serie di interventi in atto. “Stiamo lavorando ai dodici posti letto di terapia intensiva – ha detto -, ho girato parecchie strutture e non ce ne sono come quella che ci sarà ad Anzio. E’ in via di completamento anche la ristrutturazione dei dodici posti letto di ginecologia, mentre abbiamo avviato il consolidamento antisismico di una struttura un po’ datata”. Quindi ha annunciato che nel 2026 l’ospedale di Anzio avrà la risonanza magnetica, la seconda di tutta la Roma 6 dopo quella del Noc di Ariccia. “La presenza delle risonanza magnetica garantisce il mantenimento del Dea di Primo livello”, ha tenuto a precisare il direttore generale. A proposito del pronto soccorso del “Riuniti” che è in perenne sofferenza, è stato molto franco: “Il pronto soccorso è quello che è – ha detto Profico – e non ha una capacità di accoglienza più importante. E comunque rispetto ad una rete ospedaliera innovativa, il personale medico e non medico dovrà cambiare passo anche sotto il profilo organizzativo. Ed è questo il passaggio più arduo”.

Per approfondimenti sullargomento vi rimandiamo al giornale online che sarà in rete nel pomeriggio