In occasione del secondo
secondo Tavolo Tematico il circolo locale Arci Itaca ha affrontato e dibattuto sulla situazione del territorio di Anzio-Nettuno. Nei vari interventi, è stato concordemente denunciato un abbandono e un degrado del territorio in atto da decenni, che continua a peggiorarne la vivibilità e a renderne poco fruibili le residue potenzialità. Il suo principale “male” è stato identificato nello spropositato consumo di suolo: ad esempio Anzio, con il 35% della superficie comunale “consumata”, ha il secondo posto nella poco invidiabile classifica del consumo di suolo nel Lazio. La cementificazione del suolo, oltre ai problemi che crea all’assetto idrogeologico, comporta la cancellazione del verde e degli alberi che spesso non vengono sostituiti in barba alla legge del 1968 che garantisce ad ogni residente un tot di verde curato ed accessibile. Tra i problemi denunciati, è stata messa in evidenza anche la mancanza di servizi sociali, in generale e in particolare per i senzatetto, donne in difficoltà, migranti. A tutto questo si aggiunge l’insufficienza e scarsa funzionalità del trasporto pubblico. In alcune fasce orarie la presenza di un traffico sempre più denso sulla Nettunense peggiora viabilità e vivibilità.
Come cause dell’abbandono e del degrado del territorio sono state identificate: una gestione politica con piani regolatori che da anni sono esclusivamente orientati verso l’edificazione; una dilagante “turistificazione” di basso livello; l’assenza di spazi per le comunità, lo sport e la cultura. È stato inoltre sottolineato il ruolo delle mafie presenti in zona: corruzione, riciclaggio e traffico di stupefacenti. Non si è potuto, peraltro, fare a meno di constatare, che ad amplificare i problemi messi in evidenza, concorre una diffusa mancanza di senso civico ed “un estremo individualismo” da parte dei residenti.
Come nel primo Tavolo sulla presenza degli immigrati, anche in questa occasione si è giunti a prime suggestioni di soluzioni: organizzare momenti di analisi approfondite e di elaborazione di piattaforme per il confronto con le istituzioni locali e regionali; creare comunità e trovare spazi ad esse adeguati; contrastare l’esodo giovanile creando poli di attrazione nel territorio; unire le forze delle associazioni socioculturali già presenti ed attive. Suggestioni che il Tavolo consegna all’iniziativa di ARCI Itaca.
L’attività dei Tavoli Tematici continuerà nelle prossime settimane. Il prossimo Tavolo verterà sulle “Questioni di genere”.
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