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Bancarotta, sequestrate ad Anzio e Nettuno due attività commerciali

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I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato due aziende attive nel settore della produzione e vendita di prodotti da forno ad Anzio e Nettuno. Il provvedimento, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Velletri su richiesta della Procura della Repubblica, è stato adottato per reati di bancarotta.
Condotta dalla Guardia di Finanza di Nettuno, l’operazione rappresenta la conclusione di una lunga attività investigativa. Le Fiamme gialle hanno esaminato tre procedure di fallimento e liquidazione giudiziale riferite ad altrettante società, tutte collegate a un imprenditore di Anzio. L’analisi degli ultimi dieci anni di attività ha evidenziato un preciso schema illecito: l’imprenditore, per eludere il pagamento dei debiti verso fornitori e Stato, costituiva nuove aziende, cui venivano affittati asset produttivi dalle società preesistenti e successivamente fatte fallire, dopo averne progressivamente depauperato il patrimonio.
Durante le indagini, è emerso che l’amministratore delle società fallite aveva occultato le scritture contabili obbligatorie, sottraendole ai controlli investigativi e degli organi fallimentari, con l’obiettivo di nascondere beni, mezzi e risorse finanziarie.
Nonostante l’ultima società fosse stata dichiarata in liquidazione giudiziale a dicembre 2024, l’imprenditore ha continuato ad operare fino a pochi giorni fa, quando i finanzieri hanno apposto i sigilli ai due punti vendita. Ora si attende la nomina di un amministratore giudiziale che avrà il compito di tentare di saldare i debiti e tutelare i dipendenti.
L’imprenditore, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale.