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“Riuniti”, pronto soccorso stracolmo: l’ispezione del consigliere Droghei e dei sindaci di Anzio Nettuno

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Carenza di personale e almeno trenta persone dislocate ovunque in poco meno di duecento metri quadrati. È la fotografia che hanno trovato questa mattina al pronto soccorso dell’ospedale “Riuniti” di Anzio il vicepresidente della commissione bilancio Emanuela Droghei accompagnata dai sindaci di Anzio e Nettuno Aurelio Lo Fazio e Nicola Burrini. Una visita a sorpresa che ha confermato i problemi della struttura. “All’interno del pronto soccorso – spiega la consigliera Droghei – abbiamo trovato almeno trenta pazienti stipati nelle varie stanze e in corridoio. Una situazione al limite che mette a dura prova i lavoro di medici e infermieri che, purtroppo, come abbiamo potuto accertare, anche qui all’ospedale di Anzio sono numericamente carenti, come a livello regionale dove tutti i pronto soccorso registrano almeno un 40% in meno di unità operative. Per questo abbiamo chiesto alla Regione di fare in modo che siano le stesse Asl a gestire direttamente le assunzioni di personale medico e paramedico che sono assolutamente indispensabili. È poi evidente – continua Droghei -, come nel caso del pronto soccorso di Anzio, che c’è anche la necessità di prevedere un ampliamento degli spazi che sono purtroppo ridotti e insufficienti“. Al sopralluogo erano presenti anche i sindaci. “In realtà – spiega Nicola Burrini, sindaco di Nettuno – oggi ci siamo trovati di fronte non ad un pronto soccorso ma è un vero e proprio reparto, con la differenza che un reparto ha spazi adeguati mentre purtroppo questo pronto soccorso non li ha. Ed è quindi necessario intervenire subito per consentire ai medici e agli infermieri di lavorare al meglio delle loro possibilità prevedendo proprio un ampliamento. Il loro impegno e la loro abnegazione per i degenti è assolutamente straordinario, ma lavorano in condizioni oggettivamente critiche e questo non è possibile“. Durante il sopralluogo la consigliera regionale e i sindaci hanno anche visitato alcuni reparti, tra i quali quello di ginecologia che è in corso di ristrutturazione. In questo caso si è toccato l’argomento relativo alla necessità di riaprire il punto nascita dell’ospedale di Anzio chiuso dalla regione e sacrificato a favore dell’ospedale “Colombo“ di Velletri. “È assurdo – spiega la consigliera Droghei – che la Regione abbia sguarnito questo quadrante della Rom 6 di un servizio così importante per il territorio come il punto nascita. Ma su questo aspetto in regione stiamo lavorando per riattivarlo, mantenendo il punto nascita di Velletri”. Sulla stessa linea anche due sindaci. “In regione – spiega Aurelio Lo Fazio – c’è un ordine del giorno, firmato anche dalla maggioranza, che prevede la riapertura del punto nascita all’ospedale di Anzio e su questo dobbiamo continuare a lavorare e a tenere alta l’attenzione. Si tratta di un servizio importante anche perché la sua assenza metterebbe a rischio il Dea I livello. Sarebbe una ulteriore deriva che questo territorio e i cittadini non possono permettersi”.

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