Portare il surf ad Anzio. Una sfida in cui Genesio Ludovisi si è ritrovato in mezzo, riuscendo a tramutare una passione in quella che oggi è – potremmo quasi dire – un’istituzione conosciuta in tutta Italia: la Surf Beat School. La celebre scuola di surf ha compiuto 10 anni e, nel corso di questo periodo, non solo ha attirato appassionati e curiosi provenienti da tutto lo Stivale, ma ha anche unito due cittadine dove oggi è normale vedere tavole da surf sopra il tettuccio delle auto o giovanissimi indossare mute prima di entrare in acqua. “Per il nuovo anno spero soltanto di continuare a far conoscere questo sport”, ha dichiarato Ludovisi, già otto volte campione nazionale e vicecampione europeo di surf, nonché il primo ad aver portato in alto il nostro Paese nei campionati mondiali di bodyboard.

Un sogno per quel Genesio di 16 anni che insegnava bodyboard ai più piccoli lungo la costa neroniana. ”Ricordo che mi guardavano incuriositi mentre l’estate mi divertivo fra le onde – ha spiegato il coach della Surf Beat School – e così ho iniziato a insegnare questo sport a una ventina di bambini, fino a quando le lezioni non sono diventate un hobby”. L’atleta ha svolto diversi lavori, prima di essere costantemente attivo all’Anzio surf, la prima scuola di surf della città, grazie alla quale ha capito che “voleva vivere di questo”. L’idea di aprire una scuola tutta sua ha iniziato a prendere forma dopo la nascita di sua figlia, quando con la moglie ha deciso di darsi una possibilità fuori dall’Italia. Così ha venduto la sua paninoteca e insieme alla famiglia si è trasferito per tre mesi alle Canarie. “Ho dato subito lezioni di surf e di bodyboard, ma l’isola dopo un po’ ha iniziato a starmi stretta – ha raccontato il coach – in tanti mi scrivevano da Anzio e Nettuno per chiedermi quando sarei tornato e così abbiamo rifatto le valigie e quell’estate siamo partiti di nuovo”.

Ma, questa volta, Genesio è rimasto e ha scommesso tutto, dando lezioni anche l’inverno e acquistando mute e tavole per chi non le aveva. “In un anno stavo in cinque stabilimenti. Ricordo ancora quando a Lido Garda venivo con più di dieci tavole, sembravo uno dei personaggi dei Flintstones – ha detto ridendo – ma da quel giorno non ci siamo più fermati”. Il surf ha iniziato a diffondersi sempre di più lungo la costa, specialmente con il Coronavirus: “Era uno dei pochi sport che potevano essere praticati all’aperto, pensavo che sarebbe stata una moda di passaggio. E invece molti si sono appassionati”. La Surf Beat School, che ha sede allo stabilimento Blue Bay, ha attirato persone provenienti dal Nord e Sud Italia, sportivi della nazionale italiana come la nuotatrice Simona Quadarella e celebrità, come il comico Claudio Gregori del duo Lillo e Greg e l’ex direttore creativo della Maison di Valentino Pierpaolo Piccioli, che oggi frequenta spesso l’ambiente. “Con Pierpaolo siamo diventati grandi amici, ha scoperto di essere un surfista dentro” ha spiegato Genesio, per poi raccontarci i festeggiamenti svolti a dicembre 2024: “Alla festa per i 10 anni sono arrivate persone che da tempo non frequentavano la scuola, è stato bello poter rivedere tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo sogno. Il surf unisce, non separa: è il bello di questo sport. Ora continuiamo a portare avanti i nostri progetti, realizzando iniziative con le scuole e i surf camp. Nella speranza, un giorno, di poter avere uno spazio tutto nostro ad Anzio o a Nettuno”.