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Sull’orlo di una crisi di nervi il Centrodestra ad Anzio: si litiga sulle candidature al consiglio

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Ha il suo bel da fare il generale Crescenzio Nardone che Fratelli d’Italia ha indicato come candidato a sindaco della coalizione di centrodestra ad Anzio. Nella giornata di ieri ha avuto un assaggio di quello che prevede la formazione delle liste elettorali che dovranno sostenerlo. L’indicazione data dal generale è stata chiara: fuori tutti dalle liste, sia gli ex consiglieri comunali che gli ex assessori dell’ultima legislatura. Una presa di posizione molto netta, non certo inattesa, che ha gettato nel panico gli ex amministratori comunali. Nel pomeriggio di ieri il generale ha incontrato ad Anzio i referenti romani di Fratelli d’Italia Marco Silvestroni e Marco Renzi e gli ex consiglieri comunali ed ex assessori
Velia Fontana, Marco Maranesi e Laura Nolfi. Ma anche Pierluigi Campomizzi e Giorgio Bianchi oltre al rappresentante di circolo di FdI Marco Tilli. A tutti il generale ha spiegato la linea di un cambiamento totale delle liste dopo lo scioglimento del consiglio comunale di Anzio per infiltrazioni della criminalità organizzata. Da ex graduato dell’Arma, non può permettersi, in questo momento, passi falsi. Una posizione che, ovviamente, non è ben vista dalla base di Fratelli d’Italia e, soprattutto, di chi ha pacchetti di voti pronti a sostenerlo. E che, alla peggio, è pronto a mettere in lista delle teste di legno. Ma anche questo passaggio non è semplice. Insomma, è il caos.
In questa situazione di grande incertezza a cinque giorni dalla presentazione delle liste elettorali, resta in pista con la sua candidatura a sindaco Bruno Tuscano di Forza Italia che da Roma ha avuto carta bianca ad agire, anche come alternativa alla candidatura Nardone.