Fondazione Irene Ets, da anni impegnata nel sostegno a chi vive con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), lancia la campagna di sensibilizzazione “Prova a Leggere con i miei occhi”, in occasione dell’8 ottobre,
Giornata Mondiale della Dislessia. Fulcro dell’iniziativa, uno strumento concreto, un simulatore digitale, pensato per mostrare e comprendere un po’ meglio cosa significhi vivere con la dislessia.
Per poter testare cosa prova un dislessico quando deve leggere anche solo una semplice frase, ci si può collegare con il simulatore a questo link.
Lo strumento permette ai partecipanti di scegliere tra tre diverse opzioni di distorsione del testo: mescola parole, disorganizza lettere e le inverte. Al termine dell’ esperienza è possibile anche condividere il proprio risultato sui social con gli hashtag dedicati, come #LeggiConMe e #DiselssiasenzaFiltro. Ma perché condividere l’esperienza? Perché è una delle azioni più forti per sensibilizzare la rete e tutta la società su cosa significa avere questa neurodiversità.
Per chi vive la dislessia anche leggere una frase semplice può risultare complesso e stancante, richiedendo molto più sforzo e concentrazione. L’obiettivo è far capire, attraverso un ‘esperienza diretta, quali difficoltà deve affrontare un bambino o ragazzo che ha questa caratteristica neurobiologica. La dislessia non è legata all’intelligenza o alla capacità di comprensione. I DSA infatti non sono una una malattia ma un diverso neuro funzionamento e sono una caratteristica innata e permanente che accompagna la persona per tutta la vita.
La dislessia è il disturbo dell’apprendimento più comune, con una prevalenza stimata tra il 5% e il 10% della popolazione mondiale. In Italia, si attesta che interessi circa 200.000 studenti. La scuola generalmente è il primo luogo dove ci si accorge se il bambino ha difficoltà di lettura, scrittura o calcolo. Purtroppo, ancora oggi molti bambini e ragazzi (ed anche adulti) non ricevono un’adeguata diagnosi o supporto: per questo motivo la prevenzione nel riconoscimento dei sintomi è fondamentale. Fondazione Irene crede fermamente che l’educazione e l’apprendimento siano diritti universali. Poter garantire le stesse opportunità a tutti bambini e ragazzi è necessario, affinché trovino la loro strada di realizzazione e autonomia.
Come afferma Irene Signorotto, presidente di Fondazione Irene Ets: “Ogni giorno la Fondazione si impegna per tutelare il diritto all’apprendimento che poi diventa libertà della propria identità e garanzia dell’indipendenza di pensiero”.
Per eliminare barriere e pregiudizi Fondazione Irene invita scuole, istituzioni ed enti a utilizzare il simulatore come strumento di formazione e consapevolezza, per contribuire alla costruzione di una società più inclusiva e attenta alle neurodiversità.