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Cause e rimedi contro l’ipersensibilità dentinale

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Un dolore acuto che si presenta all’improvviso e si accentua quando si consumano bevande fredde e acide, o semplicemente quando si respira: si tratta di un sintomo tipico dell’ipersensibilità dentinale, un problema piuttosto comune provocato dall’esposizione della parte molle del dente, la cosiddetta “dentina”, a sua volta scaturente dall’esposizione delle fibre nervose che provocano dolore (questo è dovuto alla reattività del nervo della polpa dentale). In seguito, vedremo come intervenire in caso di ipersensibilità dentinale, quali sono, esattamente, le cause di questo problema e come l’igiene orale assume un ruolo fondamentale nella sua prevenzione.


Denti sensibili: sintomi e cause

Prima di addentrarci nei sintomi della sensibilità dentale, cerchiamo di esaminare quali sono le cause da imputare alla sua insorgenza: in primis le patologie e poi le cause scaturenti da danni ai denti.
Innanzitutto, è però necessario fare una distinzione tra denti sensibili e gengive sensibili: due problemi scaturenti da motivazioni diverse e che, di conseguenza, si manifestano con sintomi diversi. Tra le cause dirette dei denti sensibili troviamo altri disturbi del cavo orale: spesso l’ipersensibilità dentinale è data dalla recessione gengivale (cosiddette gengive che si ritirano), dal danneggiamento dello smalto e dall’usura della dentina. Benché interessi soprattutto gli anziani, questo problema può presentarsi anche nei giovani e nei bambini, anche se più spesso riguarda i pazienti con un’età compresa tra i 20 e i 50 anni. Da cosa scaturisce il dolore tipico dell’ipersensibilità dentinale? La risposta è semplice: il fastidio si manifesta perché la porzione interna del dente, cosiddetta “dentina”, diviene esposta all’esterno e a una volta a contatto con alimenti e bevande, o anche soltanto a causa della respirazione, provoca fastidio. La dentina, infatti, caratterizzata da una consistenza molle, si trova proprio sotto lo smalto dei denti, e una volta esposta, le fibre nervose, provocano quel caratteristico dolore acuto.


L’ipersensibilità dentinale causata dal danneggiamento dei denti

Talvolta la causa dell’ipersensibilità dentinale è data dal danneggiamento dei denti, scaturente da fratture, microfratture o lesioni più o meno rilevanti. Anche in questo caso è importante affidarsi a un medico specialista, perché solo con un intervento professionale si può risolvere il problema alla radice. Nelle forme più gravi, peraltro, il dolore può manifestarsi per molti mesi, infierendo con lo svolgimento delle normali attività quotidiane dei pazienti, come parlare, lavarsi i denti e bere. L’intervento tempestivo del medico è necessario anche perché, in alcuni casi, la sensibilità dentale può diventare talmente fastidiosa da alterare lo stato emotivo del paziente.


Il ruolo degli alimenti nell’ipersensibilità dentinale

Ai primi sintomi di ipersensibilità dentinale è bene richiedere un consulto medico presso un dentista perché, se trascurato, questo problema può aggravarsi e rendere molto dolorosa la masticazione. È poi importante prestare immediatamente attenzione alle proprie abitudini alimentari e di igiene orale, bandendo dalla propria alimentazione bevande troppo calde e fredde e/o acide. Cerchiamo adesso di approfondire le più frequenti cause di sensibilità dentale: l’usura dello smalto e il bruxismo.


Quali malattie si possono associare ai denti sensibili e quali sono i rimedi più utili?

Una delle cause più frequenti di ipersensibilità dentinale è data dal bruxismo: una condizione che si verifica prevalentemente durante il riposo notturno, caratterizzata dal digrignamento dei denti. Talvolta, quando il paziente soffre di questo problema in modo sistematico, il bruxismo può provocare ipersensibilità dentinale. In questo caso può essere utile l’utilizzo dei bite anti-bruxismo, che aiutano a eliminare il problema dalla radice (si tratta di dispositivi medici di gomma che, una volta sistemati all’interno del cavo orale, contrastano il fastidioso digrignamento dei denti.


L’importanza di una costante e corretta igiene orale quotidiana Quando si tratta di prevenire problemi al cavo orale, la pulizia è sempre la prima regola da osservare, e questo vale anche in caso di ipersensibilità dentinale. Va poi considerato che talvolta, questo problema nasce da carie e gengivite non curate: in presenza di questi disturbi è necessario ricorrere tempestivamente al consulto medico, evitando di sottovalutare il problema se non si vuole aggravare ulteriormente lo stato di salute del cavo orale. Va infatti detto che, spesso, la sensibilità dentinale è causata proprio dalle patologie orali trascurate. È inoltre importante attuare una corretta e costante pulizia dei denti: vanno lavati tutti i giorni, almeno tre volte, e sempre dopo aver assunto un pasto. Lo spazzolino deve essere a setole morbide, ed è bene evitare di operare uno sfregamento eccessivo, che a sua volta può essere causa di insorgenza di ipersensibilità dentinale. Per una completa pulizia orale, infine, è consigliabile usare il filo interdentale tutti i giorni, dopo aver spazzolato i denti, per rimuovere gli eventuali residui di cibo. Quali sono gli alimenti da evitare se si soffre di sensibilità dentale? In primis le bevande acide (ad esempio succhi di frutta e bibite alcoliche) ma è bene prestare attenzione anche agli alimenti troppo freddi che possono provocare l’usura dello smalto e favorire l’insorgenza del dolore.