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Fallimento Capo d’Anzio, trovato l’accordo: Marina di Nettuno gestirà il porto

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Dopo il fallimento di Capo d’Anzio, sarà dunque la Marina di Nettuno a gestire in via temporanea fino a metà ottobre il porto di Anzio. Un passaggio che consentirà di ripristinare le regole nel bacino portuale oggi saltate. Gli ex dipendenti della Capo d’Anzio, tutti licenziati, saranno assunti da Marina di Nettuno per i prossimi due mesi. Le trattative per un accordo con i Commissari straordinari ad un certo punto si erano arenate perché legate proprio al futuro dei dodici ex dipendenti della Capo d’Anzio. Infatti Marina di Nettuno avrebbe potuto assumerli in via temporanea solo se si fossero dimessi o fossero stati licenziati. Un paradosso, ma è così.

Mercoledì pomeriggio ad ognuno dei dipendenti e quindi è arrivata la lettera di licenziamento firmata dai curatori fallimentari della Capo d’Anzio ed autorizzata dal giudice. A quel punto la situazione si è sbloccata. Tanto che i commissari straordinari stanno definendo l’atto con il quale viene ceduto in gestione in via temporanea il bacino portuale alla Marina di Nettuno. L’importante passaggio che salva in qualche modo dal caos il porto di Anzio, è stato possibile anche perché il Comune è tornato in possesso della concessione demaniale su tutta l’area che prima del fallimento era detenuta dalla Capo d’Anzio.

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