Da dieci ore al pronto soccorso dell’ospedale di Anzio in attesa di essere visitato. È la disavventura che sta vivendo Andrea, e insieme a lui tanti altri pazienti. In una sala d’attesa stipata, senza aria condizionata, con una temperatura esterna di 40 gradi. Una bolgia. Una situazione di disagio totale considerato che da questa mattina tutti i posti letto del pronto soccorso, comprese le sale rosse, sono occupati. Ovviamente si dà la precedenza ai codici rossi, per gli altri non resta che aspettare. Con il caldo che non dà tregua. A cercare di dare una risposta all’utenza in servizio ci sono due medici e quattro infermieri. Un numero evidentemente esiguo per far fronte ad una domenica di luglio quando sul territorio di Anzio e Nettuno si riversano migliaia e migliaia di persone. Un disagio purtroppo noto e rispetto al quale da tempo si chiede un aumento del personale medico e infermieristico al pronto soccorso. Il problema è stato evidenziato anche sabato dal Comitato cittadino che si batte non solo per l’apertura del punto nascita dell’ ospedale “Riuniti” di Anzio, ma anche per un aumento di personale proprio nel servizio più importante che è quello del pronto soccorso del “Riuniti”.
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