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Beach Volley – Nicolangelo Antonicelli, da Nettuno a Parigi per la sua terza Olimpiadi

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Ci sarà anche un pezzo di Nettuno alle prossime Olimpiadi di Parigi. Si tratta di Nicolangelo (detto Nicocoach) Antonicelli, nettunese doc, direttore tecnico delle nazionali egiziane femminile di beach volley che con le donne si è qualificato per i Giochi Olimpici di Parigi 2024 dopo aver vinto in Marocco la Continental Cup battendo in finale la Nigeria. “E’ una qualificazione storica – ci racconta con grande soddisfazione – e non è stata facile. Ci credevamo tutti, però sapevamo di avere una possibilità su cento di centrarla. Alla fine il lavoro paga“. Per Nicolangelo Antonicelli, 54 anni, è la terza Olimpiadi. Le altre due sono state Pechino 2008 come assistente allenatore della nazionale italiana maschile e Londra 2012 nelle vesti di tecnico alla guida dell’Italia femminile. Il suo amore per il beach volley parte da quando era un atleta di taekwondo delle Fiamme Oro per poi dedicarsi completamente come tecnico a questa disciplina girando mezzo mondo e vincendo tanto fino a partecipare a ben tre Olimpiadi. Da un’anno a questa parte è head coach della federazione egiziana e sotto la sua responsabilità ci sono tutte le nazionali sia senior che giovanili maschili e femminili. “Fui chiamato dal presidente federale egiziano per sostituire il precedente staff tecnico che non dava risultati. Mi è stata data un’enorme fiducia mettendomi ogni giorno nella condizione di lavorare. Oltre alla storica qualificazione olimpica abbiamo vinto la Coppa d’Africa sia in campo maschile che in quello femminile e il titolo continentale con le le ragazze egiziane. E non è stato facile per me che sono cresciuto e ho allenato in ambito europeo“. Il suo palmares è abbastanza ricco dove spicca nel 2011 il titolo di campione d’Europa vinto con le azzurre. In più ci sono anche 24 medaglie conquistate con la nazionale italiana nel circuito mondiale della FIVB. Adesso c’è Parigi 2024 con quale obiettivo? “Quello di outsider. Nella nostra pool qualificazione ci sarà l’Italia dove ritroverò Marta Menegatti, una giocatrice con la quale abbiamo raggiunto insieme il quinto posto alle Olimpiadi di Londra“. Dopo questa qualificazione la sua mente è corsa subito verso suo padre Augusto che non c’è più e che a Nettuno era conosciutissimo con il soprannome di “Barba” e soprattutto di essere stato per tanti anni il bagnino dello stabilimento balneare Sangallo. “Sono fiero di potergli dedicare un’altra Olimpiadi. Lui ci teneva tantissimo. Purtroppo è venuto a mancare dopo i Giochi di Londra del 2012“.

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