Bufera su Acqualatina, la società che gestisce il ciclo delle acque ad Anzio e Nettuno. Nella giornata di ieri, su disposizione della Procura della Repubblica di Velletri, la Guardia di finanza ha arrestato con l’accusa di furto aggravato Vincenzo Capolei, dipendente dalla stessa società presso la sede di Nettuno; con lui la figlia e il familiare di un altro dipendente di Acqualatina. Le indagini hanno consentito di accertare che le loro abitazioni erano allacciate abusivamente al sistema idrico. Durante gli accertamenti è emerso che il contatore dell’abitazione di Capolei era fermo da anni. Le indagini sono attualmente in corso e sono previsti ulteriori controlli da parte degli investigatori sui dipendenti di Acqualatina e loro familiari per accertare l’esistenza di altri allacci abusivi. Ai tre sono stati concessi gli arresti domiciliari.
Vincenzo Capolei è un nome molto molto importante anche nel panorama della politica locale, considerato che è responsabile territoriale di Forza Italia. È la seconda bufera giudiziaria che si abbatte sugli uffici di Nettuno di Acqualatina: quattro mesi fa la società aveva infatti licenziato tre dipendenti della sede di via Santa Barbara finiti nelle indagini della procura di Latina per aver applicato degli sconti non previsti su bolletta a cinque cifre, agevolando privati e imprese, causando mancate entrate consistenti a danno della società per la quale lavoravano. Era stata la stessa Acqualatina, dopo un’indagine interna, a presentare denuncia presso la Procura della Repubblica di Latina che, di recente, ha anche aperto un altro filone di indagine relativo all’affidamento dei lavori di manutenzione sulla rete idrica.