Home Sport Tosoni risponde ai giocatori: “Pronto a giocare con la Juniores”

Tosoni risponde ai giocatori: “Pronto a giocare con la Juniores”

995
0

È amaro lo sfogo del presidente del Nettuno Calcio Stefano Tosoni alla notizia dello “sciopero” dei giocatori della prima squadra che hanno minacciato di non allenarsi in caso di mancato pagamento delle tre mensilità di rimborsi pregressi.

Innanzitutto sono due mensilità per alcuni e una sola per altri – esordisce il presidente – e alcuni di loro non hanno neanche dimostrato il loro valore in campo. Io, insieme a mia moglie, ci ho messo la faccia e avevo già dichiarato che entro giugno sarebbe stato saldato tutto quello che era dovuto. Ricordiamoci che parliamo di rimborsi, non di stipendi; non si tratta di calcio professionistico e questo non dovrebbe essere un lavoro prioritario per questi ragazzi e invece ormai si gioca soltanto per denaro, non più per passione. Ho preso questa squadra dal basso e l’ho portata fino in Eccellenza con i miei soldi, ho pagato i giocatori anche durante il periodo del Covid, quando non giocavamo e ora per qualche difficoltà economica momentanea e superabilissima mi trovo di fronte a queste prese di posizione, mentre nessuno dà merito a un cretino che ha riportato in alto il Nettuno“.

Tosoni non se la prende solo con i giocatori, ma anche con altri personaggi che a vario titolo ruotano intorno alla società e non nasconde la voglia di mollare tutto: “Mi hanno chiesto una cifra enorme per entrare in pieno possesso della società – continua Tosoni – l’equivalente del costo di due villette vista mare. È una proposta assurda per una società di cui ho preso le redini quando era in tutt’altra categoria, con pochissimi iscritti anche nelle giovanili e che io ho fatto crescere, con il mio lavoro e con i miei soldi. Ormai non mi interessa più, domenica andrò a giocare con la Juniores, se i ragazzi vorranno farmi questo favore; se la squadra retrocederà non sarà un mio problema visto che non sarà più presidente“.

Domenica si gioca l’ultima gara del campionato e il Nettuno è ancora in sospeso tra la salvezza e la possibilità di doversi giocare il mantenimento della categoria ai playout. Sicuramente non il momento migliore per far partire una protesta.