Sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le relazioni dell’allora Prefetto Piantedosi che poi hanno portato il ministero dell’Interno a proporre al Presidente della Repubblica lo scioglimento dei consigli comunali. Prima quella su Anzio, 80 pagine da cui abbiamo ripreso ampi stralci all’interno del giornale da questa mattina in edicola e soltanto stamattina quella su Nettuno, poco meno di 60 pagine in cui vengono affrontate diverse questioni. Due documenti pieni di ‘omissis’, ma in cui spesso si riescono a evincere l’identità dei protagonisti ed è chiaro il racconto dei rapporti intercorsi con esponenti della malavita organizzata e dgli appoggi ottenuti dal mondo politico già in campagna elettorale e, successivamente, di appalti e affidamenti “guidati” verso determinate aziende.
Per quanto riguarda la città neroniana nel testo si analizzano in particolare i rapporti e l’operato di sette assessori e nove consiglieri comunali, ma al centro dell’attenzione della commissione d’indagine c’è soprattutto l’appalto dei rifiuti.
Su Nettuno, invece, la lente d’ingrandimento si è soffermata, tra le altre cose, sulla Poseidon e sui servizi cimiteriali, analizzando poi anche l’operato di un dipendente comunale, di cui al termine della relazione si chiede la sospensione, poi effettivamente avvenuta. Evidenziate, poi, anomalie nelle procedure per la concessione delle spiagge libere con servizi e nei “pianetti” urbanistici.
In comune per entrambe le città, ci sono le conclusioni, in cui si propone lo scioglimento per le due amministrazioni vista la presenza sul territorio di sodalizi mafiosi capaci di condizionare l’attività amministrativa.