Non sono poche le segnalazioni, accompagnate in alcuni casi anche da denunce agli organi competenti, riguardanti la “privatizzazione” di alcuni tratti di spiaggia libera a Nettuno. Ciò avviene in particolare nella zona sotto la Divina Provvidenza nel litorale di Ponente, come spiega un nostro lettore: “Da più di un mese ho notato degli eventi molto particolari sulla spiaggia libera adiacente la Divina Provvidenza; ci sono dei ragazzi che in prima mattinata (intorno le 8/8.30) che attraverso una trivella a motore fanno delle profonde buche, delimitando il territorio, su gran parte della spiaggia senza neanche rispettare i 5 metri dalla battigia per il transito e la sicurezza. Qui poi posizionano ombrelloni e lettini obbligando chi si presenta con il proprio ombrellone o sdraio a spostarsi in altre aree in quanto quel territorio viene ritenuto una loro proprietà impedendo a tutti i bagnanti di poterlo utilizzare liberamente come bene pubblico“.
Fatti come questo sono avvenuti spesso negli ultimi anni e in più di un’occasione la polizia locale è intervenuta per elevare delle sanzioni nei confronti di chi, anche avendo un regolare permesso per noleggio di attrezzature, ha in qualche caso occupato l’arenile posizionando lettini e ombrelloni prima dell’arrivo dei clienti, come un normale stabilimento balneare, invece di mettere il tutto soltanto al momento della richiesta dei bagnanti, come prevederebbe la regola.