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Case popolari ad Anzio e a Nettuno: scatta il censimento

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Il comune di Roma ha intenzione di ripristinare la legalità nei centinaia di appartamenti di sua proprietà in tutta la provincia, destinati teoricamente a famiglie seguite dai servizi sociali.
Da vent’anni, quindi da quando la giunta Veltroni ha acquistato un migliaio di appartamenti fuori dal comune per far fronte alle necessità delle famiglie in attesa di un alloggio popolare, il Campidoglio non ha mai verificato chi risieda veramente in quelle abitazioni. Si sospetta, infatti, che nella maggior parte dei casi sia stato venduto il “diritto di occupazione” per somme che vanno dai cinquemila ai diecimila euro.
Soltanto ad Anzio, Roma ha 104 appartamenti presenti in Corso Italia, dove si verifica tutt’ora lo spaccio di droga, nonostante le tre operazioni di polizia. Mentre a Nettuno, 71 case romane si trovano tra via Santa Lucia Filippini e via Livatino.

In questi giorni il consigliere comunale di Roma Yuri Trombetti, nonché presidente della commissione consiliare capitolina politiche abitative, ha iniziato un censimento per controllare l’effettivo stato del patrimonio immobiliare romano. Ha iniziato da Aprilia e ha intenzione di continuare anche ad Anzio, Nettuno, Pomezia, Castelli Romani, Guidonia e Castelnuovo di Porto.