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Nettuno, partono i punti di ascolto, ma la polizia locale non lo sa: dura critica dei sindacati

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L’assessore alla polizia urbana di Nettuno Luca Zomparelli parla con i comitati di quartiere per annunciare grandi novità, ma si dimentica di comunicarle al proprio corpo. Che, sorpreso, apprende dai social dell’avvio del punto di ascolto dei cittadini al quartiere Sandalo. Una iniziativa non concordata con il corpo della polizia locale che a Nettuno è ridotto ai minimi termini, con 38 unità operative come venti anni fa. E’ sconcertante che negli ultimi due anni l’amministrazione comunale abbia autorizzato tre comandi in altri comuni, ne abbia rinnovati altri tre e abbia autorizzato una mobilità in Lombardia; ma c’è di più, a breve un’altra unità sarà trasferita al Comune di Latina. Otto agenti – tra comandi, proroghe e trasferimenti – sottratti ad un organico ridotto all’osso e con mille incombenze da affrontare. Una situazione che ha alimentato la protesta delle organizzazioni sindacali Csa Ospol e Ugl Autonomie che hanno diramato un duro comunicato congiunto.

“In riferimento alla istituzione del nuovo servizio, denominato punto di ascolto Polizia Locale – si legge in una nota -, ci ritroviamo come al solito a dover apprendere dai giornali locali, l’avvio di questo progetto. Vada bene la propaganda e l’informazione ai cittadini, ma quello che ci lascia stupiti e per l’ennesima volta, è che a 24 ore dall’avvio del progetto, nessuno al comando (tranne pochi intimi) conosceva le modalità operative del servizio, addirittura neanche il luogo dove stazionare per raccogliere le istanze dei cittadini. Lasciando in secondo piano il fatto, che raccogliere istanze significa poi dare risposte, e con gli uffici comunali ridotti al lumicino, – continua la nota – il rischio di non soddisfare le esigenze ed il benessere dei cittadini c’è tutto. La cosa che più ci sorprende, è il fatto che sempre dai giornali e per voce del presidente del quartiere di Sandalo veniamo a conoscenza, oltre che dei dettagli del progetto Punto di Ascolto, addirittura della assunzione di otto unità nell’anno 2022, nonché della copertura del posto vacante da comandante. Che sia questo delle assunzioni l’ennesimo slogan che sentiamo da 20 anni a questa parte, visto che l’ultimo concorso risale ormai al lontano 2002, oppure serve a dare una copertura (virtuale) ai tanti nulla osta, di comando, presso altri enti rilasciati nell’ultimo triennio. Spiace dirlo – concludono i sindacati – ma sarebbe opportuno, che prima di ascoltare i cittadini, si ascoltino gli operatori del Corpo di Polizia Locale”.