Home Cronaca Anzio, serata-evento alla Coccinella per ricordare Benedetto Salesi, “il Gatto“

Anzio, serata-evento alla Coccinella per ricordare Benedetto Salesi, “il Gatto“

463
0

È stata una serata di ricordi, stornelli, aneddoti. Una serata dedicata a Benedetto Salesi, “il Gatto”, che se ne è andato qualche mese fa, lasciando un enorme vuoto in città. A organizzare la serata presso il ristorante la Coccinella sono stati i figli del Gatto, in particolare Leonardo. “In realtà – ha spiegato Leonardo – prima di lasciarci papà aveva espresso il desiderio che fosse organizzato un evento in suo ricordo e lo abbiano fatto con grande piacere anche perché nel momento del dolore abbiamo ritrovato tanti amici e tanto affetto“.
E’ stata una serata piacevolissima. Dopo la cena conclusa con il misterioso digestivo “Gattoschi”, un intruglio inventato dal Gatto, sul palco è andata in scena la carrellata dei ricordi condotta dal simpatico e bravo duo dei Carta Bianca.
In molti sono saliti sul palco per cantare stornelli che tanto piacevano al Gatto, recitare poesie in dialetto come il bravissimo Luigi Salustri, oppure ricordare l’impegno filantropico del Gatto come ha fatto il presidente della Proloco Augusto Mammola. “Quando c’era da aiutare le persone più deboli non si tirava mai indietro – ha spiegato – e ricordo come tanti anni fa riuscimmo, anche grazie al suo aiuto, ad acquistare la nuova cucina per la casa di riposo la Francescana“.
Non sono mancati gli aneddoti raccontati dagli amici, con le nottate passate con Benedetto nella pizzeria-ristorante “Gatto Rosso” fino quasi all’alba. E poi l’impegno con radio Anzio che dalla fine degli anni ‘70 è stata forse la prima voce libera dell’etere sul territorio non solo di Anzio, ma anche di Nettuno; una realtà che, per prima, ha fatto informazione. Non sono ovviamente mancati riferimenti alla sua simpaticissima “anti lazialità“ certificata dallo storico cartello all’entrata del locale: “vietato l’ingresso ai cani e ai laziali”. Romanista sfegatato, era sempre pronto a scommettere ad ogni derby, facendo pagare pegno all’amico laziale quando la Lazio perdeva, ma pronto a pagarlo lui quando invece a perdere era la sua Roma. Un’altra Anzio, un altro tempo.
Non è mancato il ricordo del “Gatto genitore” quando, nei primi anni ‘80, sostenne l’occupazione dell’istituto d’Arte che era frequentato da uno dei suoi figli: il suo modo di sostenere la protesta era quello di rifocillare gli studenti-occupanti con un enorme pentola di risotto alla Pescatora.
Presente alla serata in ricordo, anche il sindaco di Anzio Candido De Angelis che ha voluto ricordare un simpatico aneddoto. “Accade quando il Gatto cessò la sua attività di ristorazione – ha raccontato – considerato che il suo locale era stato per anni un punto di riferimento della ristorazione in città, decidemmo di dargli un riconoscimento. Ma era il Gatto, e decidemmo di fargli uno scherzo. Tanto è vero che su una carta intestata del Comune preparammo una lettera circostanziata nella quale si faceva riferimento al mancato pagamento di alcuni tributi e gliela facemmo recapitare al ristorante da un messo comunale. Una nota regolarmente protocollata con la quale lo si convocava nell’ufficio del sindaco per importanti comunicazioni. Il Gatto si preoccupò di quella lettera. Quando trafelato arrivò nel mio ufficio in Comune – ha continuato il sindaco – fu invece accolto dal comitato dei festeggiamenti in suo onore che lo premiò per la sua attività. Ricordo ancora la sua faccia. Gli facemmo proprio un bello scherzo. Proprio a lui che era il re degli scherzi“.