Il Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola ha risposto in consiglio comunale sulla spesa di 70mila euro per il materiale informatico che sarebbe dovuto servire per contingentare le presenze sulle spiagge libere nell’estate 2020. A presentare un’ufficiale interrogazione sulla questione il gruppo del Partito Democratico, a lettura del consigliere Marco Federici.
“Il progetto regionale a cui il finanziamento per il ‘Nettuno spiagge covid free’ fa riferimento prevede che l’utilizzo dei materiali acquistati con i predetti finanziamenti debba protrarsi per un intero quinquennio – ha spiegato il primo cittadino – nel luglio scorso abbiamo avviato una pluralità di progetti per la stagione balneare; tra gli altri, e in prosecuzione del progetto di assistenza per la gestione telematica delle prenotazioni e degli accessi alle spiagge libere della stagione 2020, la cui attuazione parziale è stata ritualmente comunicata e rendicontata alla Regione Lazio, l’amministrazione in data 20 agosto 2021 e 14 settembre 2021 ha dato avvia alla fase attuativa sperimentale con la consegna ai soli concessionari di palmare dedicato alla tracciabilità degli accessi con conseguente corso di formazione ad opera del personale incaricato. Si precisa che i materiali forniti dovranno essere utilizzati dai comuni nei cinque anni successivi alla fornitura per sopperire alle esigenze di sicurezza della popolazione non limitate alla sola specifica finalità per la quale risultano essere stati erogati“.
Il sistema, spiega infatti Coppola, permette un controllo della città nella sua interezza e come tale è stato pensato “come utilissimo sistema d’azione, presente e futuro, per le attività di controllo demandate alla polizia locale“.
Il Sindaco parla di attuazione parziale del sistema di controllo delle spiagge libere 2020, con il portale “Open Beach” sul sito istituzionale, ma non si capisce a cosa faccia effettivamente riferimento, visto che non pare ci sia stato alcun controllo sulle presenze né tantomeno la necessità di una prenotazione per l’accesso alle spiagge libere cittadine, che comunque erano state date in concessione temporanea. Tanto che lo stesso sindaco parla poi di fase attuativa sperimentale con consegna dei palmari e relativo corso per il loro utilizzo fatta il 20 agosto e il 14 settembre di quest’anno. Ad estate finita, quindi, è partito il servizio sperimentale per il controllo degli accessi alle spiagge libere; quando le spiagge erano ormai vuote.
L’utilizzo dei palmari riprenderà quindi probabilmente il prossimo anno, tralasciando il fatto che il materiale sarà usato a un anno di distanza dal corso di formazione per imparare a utilizzarlo. Nel frattempo, però, il tutto potrà essere sfruttato dalla polizia locale per il controllo del territorio, funzione senza dubbio importante se impiegata al meglio, ma comunque secondaria rispetto a quella primaria per cui il tutto è stato messo in piedi. Senza contare il fatto che una prima tranche di pagamento di quasi 30mila euro è stata pagata il 30 ottobre dello scorso anno e una seconda da quasi 25mila l’11 agosto scorso; ne restano da pagare altri 15mila, ancora non saldati per il ritardo nella consegna di parte dei materiali. Nel frattempo è partita soltanto una “fase attuativa sperimentale” del servizio per le spiagge e per il resto si prevedono utilizzi diversi rispetto a quelli primari per cui il tutto era stato pensato per il prossimo quinquennio, che nel frattempo è diventato quadriennio.