Svolta nelle indagini per l’omicidio di Graziella Bartolotta, uccisa quattro giorni fa con alcuni colpi alla testa in un appartamento di via del Pettirosso nella zona di Tor San Lorenzo ad Ardea. Nel pomeriggio i Carabinieri della Compagnia di Anzio al termine di una articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri e condotta con gli ausili tecnici forniti dalla Sezione Rilievi Tecnici del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Gruppo Carabinieri di Frascati, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Velletri, che ha concordato pienamente con le ipotesi investigative sostenute dagli inquirenti, nei confronti di Fabrizio Rocchi, primogenito della vittima.
Secondo l’esame autoptico, svoltosi nella giornata di ieri, la causa della morte della donna, di 68 anni, è riconducibile a tre colpi violentissimi inferti con un corpo contundente al capo da un soggetto che gli inquirenti reputano essere proprio il figlio.
A carico di Rocchi, al momento unico indagato, i Carabinieri guidati dal capitano Giulio Pisani hanno raccolto gravi, precisi, plurimi e concordanti indizi di colpevolezza che hanno consentito alla Procura della Repubblica di Velletri di poter avanzare la richiesta di applicazione, nei suoi confronti, della misura restrittiva in carcere.
Arrestato presso la sua abitazione, Rocchi è stato accompagnato prima presso la caserma dei Carabinieri di Anzio e, dopo le notifiche di rito e le operazioni di fotosegnalamento, trasferito alla Casa Circondariale di Velletri. Nei prossimi giorni sarà sottoposto ad interrogatorio di garanzia e dovrà difendersi dalle accuse di omicidio aggravato formulate dal G.I.P. che ha emesso la misura cautelare.
