La società municipalizzata Poseidon è pronta ad assumere alla chetichella 14 persone all’insaputa del Comune di Nettuno che la controlla interamente o che, visto come stanno le cose, dovrebbe controllarla. La società Just in Business di Aprilia sta infatti ricercando “per azienda cliente partnership del Comune di Nettuno” alcune figure professionali da assumere a tempo determinato. Si tratta di un fabbro, un elettricista, un manovale, cinque ausiliari del traffico, due amministravi, due custodi e pulizie.
Il cliente partnership del Comune ovviamente è la municipalizzata Poseidon. Una situazione anomala che viene evidenziata dei consiglieri comunali del Partito democratico Marco Federici e Roberto Alicandri. “Ci ha sorpreso questa selezione della quali siamo tutti a conoscenza in maniera casuale – spiega Alicandri – anche perché da quello che abbiamo potuto appurare nessuno della maggioranza e nemmeno il sindaco Coppola sapevano niente. Si tratta di eventuali assunzioni i cui costi ricaderebbero sul bilancio del Comune stesso. Abbiamo l’impressione che si tratti di una selezione fatta in casa per accontentare qualche amico. Ed è grave che non sia stata resa pubblica; parliamo sempre di una municipalizzata controllata interamente dal Comune di Nettuno; non vorremmo che siano assunzioni clientelari. E’ chiaro che il sindaco Coppola e la maggioranza debbono intervenire per chiarire questa vicenda che, nostro avviso, è molto grave E ancora di più lo è il fatto che in commissione bilancio non se ne sia mai parlato. Che le assunzioni le voglia fare la Poseidon non abbiamo dubbi, considerato che tra le figure professionali richieste ci sono cinque ausiliari del traffico, una figura professionale in carico alla Poseidon”.
“Quando si parla di assunzioni nella pubblica amministrazione o comunque collaterali ad essa – aggiunge il consigliere del PD Marco Federici – dobbiamo, per etica e legalità, esigere la massima trasparenza e quindi passare tramite altre vie, che non siano quelle dell’avviso pubblico; questa non ci sembra decisamente essere la strada da seguire per essere trasparenti e meritocratici. Poi in un momento come questo dove le fame bussa in molte case nessuno pensi di fare cassetta elettorale tramite assunzioni, anche se queste fossero a tempo determinato. Non siamo abituati al giustizialismo perché abbiamo sempre creduto che il nostro ruolo sia amministrativo – continua il consigliere – ma stavolta non abbiamo intenzione di transigere su nulla. Sulla fame e sulla necessità di lavoro non si gioca e non si fa orribile politica elettorale perché un comportamento del genere meriterebbe di essere definito abominio”.
