Su disposizione del sindaco di Nettuno Alessandro Coppola, questa mattina operai della Società Poseidon hanno rimosso dalla stele dedicata ai Martiri delle Foibe a Nettuno, la targa che inneggiava e rivendicava all’Italia i territori oggi sloveno-croati di Istria, Fiume e Dalmazia. L’apposizione della targa aveva alimentato una serie di polemiche politiche. In particolare era stato il consigliere comunale del PD Roberto Alicandri a contestare la targa.
“Finalmente – spiega Alicandri – è stata rimossa la targa revisionistica e guerrafondaia che era stata messa al parco della Rimembranza. Fin da subito ne ho evidenziato l’astoricità e la totale mancanza di correlazione con le motivazioni che portarono il presidente della repubblica Ciampi ad istituire il ricordo delle foibe e dell’esodo istriano-dalmata. Molte persone persero la vita e la casa in quegli anni e va ricordata la loro sofferenza. Non dimentichiamo – continua Alicandri – che gli stessi italiani non furono solidali ed accoglienti con i profughi, se si pensa che nel campo profughi di Trieste si moriva di fame. Cosa purtroppo che capitò anche a molti bambini. Oggi ricordiamo perché non succeda più e perché mai e poi mai l’Europa cada ancora sotto il giogo di dittature come quelle nazifasciste che portarono distruzione e morte nel vecchio continente. Ribadisco a scanso di equivoci – conclude il consigliere del PD – che sono assolutamente d’accordo che vadano ricordati coloro che persero la vita nelle foibe e il dramma degli esuli giuliani e dalmati”.
Ovviamente il Parco della Rimembranza resta intitolato ai Martiri delle Foibe.
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