Gran parte dell’opposizione in consiglio comunale, escluso il movimento Cinque Stelle che non è uscito dall’aula consiliare al momento del voto sulle tariffe dei tributi, hanno diramato un duro comunicato. A firmarlo i consiglieri comunali Enrica Vaccari, Simona Sanetti, Antonio Taurelli, Daniele Mancini, Roberto Alicandri, Marco Federici e Waldemaro Marchiafava.
Ennesimo Consiglio Comunale in violazione del regolamento e a misura di marionetta – si legge nella nota -. Abbiamo deciso oggi di abbandonare i lavori consiliari per impossibilità di agire, a seguito dell’ennesima scorrettezza istituzionale perpetrata dalla maggioranza. La massima assise cittadina era stata convocata per discutere e deliberare delicate questioni relative ai tributi che graveranno sulle tasche dei cittadini e delle imprese nettunesi. Un argomento delicatissimo per la tenuta economico-sociale della nostra comunità, vista anche la situazione di crisi che stanno affrontando il nostro tessuto imprenditoriale locale, intere categorie e non dimentichiamolo le persone e le famiglie. Invece – continua la nota -, il presidente ha pensato bene di inviare la voluminosa e complessa documentazione soltanto nella giornata di ieri, rendendo nei fatti impossibile la partecipazione e lo studio del faldone. Una tale modalità, è perfetta per chi intende il Consiglio Comunale come un organo passivo e di ratifica, non certo per chi come noi vuole vederci chiaro e fa dello studio degli atti l’elemento caratterizzante la propria attività politica anche in chiave propositiva per il bene comune. Ma vi è di più: nel caso in cui qualcuno di noi avesse voluto presentare degli emendamenti, non avrebbe comunque potuto farlo. Sarebbe stato necessario un parere dei Revisori, che invece non è richiesto da nessuna legge o regolamento. In pratica: o come dicevano loro o nulla. Un altro escamotage – proseguono – per confezionare un bel bavaglio e ratificare decisioni prese altrove per far quadrare i conti disastrosi della gestione Coppola. Il Consiglio Comunale di Nettuno, che non si riuniva da ben quasi 4 mesi (ripetiamo: 4 mesi!) , ancora una volta è stato svuotato di efficacia e agibilità politica, da chi preferisce decidere in altre sedi (private) con il silenzio-assenso di chi in consiglio fa l’alza-mano. Infine, per completezza di informazioni, facciamo presente che la proposta avanzata dal prof. Marchiafava di istituire una commissione per la tutela del patrimonio storico culturale comunale, è stata rispedita al mittente dalla maggioranza. E’ stato ritenuto superfluo o inutile. Un’occasione per la Città – concludono i consiglieri di opposizione – che negli anni, stando al racconto degli anziani, sembra essersi stranamente impoverita di beni e oggetti storici ma soprattuto della propria Cultura nel suo significato più ampio. Gli interessi della maggioranza Coppola evidentemente solo ben altri”.