Dopo giorni di silenzio, sulla definitiva decisione del Comune di Anzio di riaprire al traffico Via dei Fabbri, intervengono i commercianti della strada. Undici su tredici firmarono una petizione per chiedere l’apertura della strada alle autovetture. Ci tengono a puntualizzare la loro posizione e si chiedono come mai il dietro-front del Comune.
In una riunione con i commercianti a Villa Sarsina – spiega uno di loro, portavoce di tutti i firmatari – l’assessore Gianluca Mazzi presentò il piano della viabilità del centro e si doveva aprire a gennaio. Noi abbiamo raccolto le firme dei commercianti di Via dei Fabbri e hanno firmato 11 commercianti su 13. Le nostre sono firme facilmente riconducibili alle persone. L’assessore ci aveva assicurato che avrebbe riaperto al traffico via dei Fabbri dal lunedì al giovedì tanto è vero che avevano fatto dei sopralluoghi per verificare la viabilità, i parcheggi e la sicurezza. Insomma, era tutto pronto, poi è stato fatta marcia indietro. Vogliamo capire – continua il commerciante – se sulla decisione ha inciso la petizione della raccolta firme. Se è così è una raccolta di firme non regolare perché non avvalorate da un documento di identità”. Il commerciante di Via dei Fabbri precisa anche per quale motivo avevano richiesto la riapertura della strada. “Nel far circolare le auto in via dei Fabbri – spiega – si poteva avere la possibilità che qualcuno di fermasse per fare qualche acquisto nelle nostre attività. Per il periodo di crisi che stiamo attraversando per noi anche un solo cliente in più è importante. Ci chiediamo perché è stata aperta Via XX Settembre e Via dei Fabbri no. Se vogliamo parlare di pericolosità è più pericoloso Via XX Settembre fino ad arrivare a Corso del Popolo per un numero maggiore di attività commerciali.
Se l’assessore Mazzi ha fatto marcia indietro per le firme, non ci stiamo perché non sono a nostro avviso valide. Se invece i motivi sono altri ce lo deve spiegare, anche perché sono stati spesi soldi pubblici inutilmente per aver già attrezzato la viabilità e per aver già messo i parcheggi. Era tutto pronto, ci era stato promesso che sarebbe stata aperta E’ una questione di rispetto e di educazione – conclude il commerciante di Via dei Fabbri – nei confronti di persone che lavorano”.