“È contro ogni regola politica e democratica che un eletto dal popolo, con il massimo dei voti, sia estremesso dall’amministrazione della città in cui è stato eletto“. È la parte conclusiva e sulla quale si sta accendendo il dibattito politico, della nota del consigliere comunale anziate Marco Maranesi. Il riferimento, nero su bianco, è a Laura Nolfi, ex assessore alla Pubblica Istruzione di Anzio, revocata dal sindaco Candido De Angelis prima della scorsa estate. “Auspico che Laura Nolfi, eletta con il massimo dei voti, insieme a Valentina Salsedo e a Gianluca Mazzi – scrive infatti Maranesi -, torni all’interno dell’amministrazione comunale, un posto che si è guadagnata sul campo dimostrando le sue indiscutibili capacità amministrative”. Un siluro che arriva dopo le indiscrezioni (avallate dal senatore Claudio Fazzone) sull’ingresso in Giunta di Walter Di Carlo – di recente entrato in Forza Italia – e lascia intendere che la geografia del Consiglio va ridisegnata intorno a chi – consiglieri e assessori – ha contribuito all’elezione del sindaco De Angelis.
Nella stessa nota il Consigliere del gruppo autonomo riparte all’attacco sull’azzeramento della Giunta e sulla necessità di ‘contarsi’ in Consiglio e verificare se ci sono le condizioni per andare avanti. A lui potrebbero accodarsi i consiglieri di Fratelli d’Italia che da mesi chiedono il reintegro della Nolfi. Non sembra infatti escluso che i tre consiglieri di FdI decidano di uscire dal partito e unirsi al gruppo autonomo. Il che signicherebbe avere un’unione di centro intorno a Maranesi.
“Ho sollevato un problema politico-programmatico – spiega Maranesi – e tutt’oggi non ho visto un solo accenno di apertura al dialogo da parte delle forze politiche di maggioranza.
Si azzeri la giunta, ripartiamo dal quadro iniziale che gli elettori ci hanno consegnato, riuniamo i consiglieri comunali e assessori eletti nel 2018 e che hanno consentito alla nostra coalizione di vincere al primo turno, riprendiamo il programma e scriviamo insieme una road map di fine legislatura”.
