Marco Pizzato detto il "Gatto di Anzio"

Lo incontriamo al bar della stazione a bordo del suo inseparabile motorino. Quel motorino che è stato “causa” del banale incidente avuto alla vigilia di Ferragosto al centro di Anzio e dove è stato aggredito per futili motivi di viabilità. Un aggressione che gli è costato il ricovero all’ospedale San Camillo di Roma per aver riportato la rottura della mandibola, un trauma pneumotoracico e un colpo ad un occhio. E’ stato dimesso tre giorni fa. Marco Pizzato il “Gatto di Anzio” ci è apparso vispo come al suo solito. Allora Gatto come stai? “Sto bene. Ringrazio tutti per il grande affetto. A voi del Granchio per quello che avete scritto. A coloro che hanno devoluto i soldi per aiutarmi. A tutti. Siete tanti e non mi stanco di ringraziarvi. Grazie e ancora grazie”. E del pensiero che ha avuto il presidente dell’Anzio Calcio Franco Rizzaro cosa dici? “Belle parole, veramente belle. Mi hanno commosso”. Tra l’altro la sera prima aveva lasciato un bigliettino sulla porta dell’abitazione della famiglia Rizzaro con scritto: “Caro presidente tutte quelle belle parole mi hanno commosso”. In fondo firmato il Gatto. Cosa è successo la sera dell’aggressione, te lo ricordi? “Sinceramente non mi ricordo nulla”. E la persona che ti ha aggredito sai chi è? “Non la conosco. Però mi dovrà pagare i denti che dovrò rimettermi”. Hai voglia di aggiungere altro su questa brutta storia? “Ripeto, sto bene e non mi stancherò di ringraziare tutti per il grande affetto che mi è stato dimostrato”. Ha fretta di andarsene. “Adesso vado che ho con me uno yogurt da mangiare”. E sfreccia via sul suo inseparabile motorino sulla salita del ponte della stazione.